Budget europeo, l'Europa spaccata

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Di Alberto De Filippis
Budget europeo, l'Europa spaccata
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Europa in fondo spaccata dopo la bocciatura del bilancio comunitario all'ultimo summit europeo. 17 stati hanno conferito a Italia, Romania e Portogallo un mandato per elaborare nei prossimi mesi una controproposta che sia in linea con il disegno di un’Europa più ambiziosa.

Così la cancelliera Angela Merkel: "Dobbiamo tornare ai fondamentali. Quando non è però chiaro. È una decisione che spetta al presidente del consiglio europeo".

Cambiamenti climatici, digitale, sfide per la crescita e l’occupazione, riduzione delle distanze tra aree avanzate e arretrate: i capi di stato e di governo degli Stati membri hanno bocciato tutte le posizioni negoziali messe sul piatto dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ad affossare i negoziati xono stati soprattutto Austria, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi) che hanno dimostrato rigidità, ma soprattutto un braccino assai corto per quanto riguarda le contribuzioni .

Una posizione che comunque ha tenuto a difenndere il premier dei paesi bassi Rutte: "Abbiamo una posizione estremamemente razionale assieme ad altre nazioni come la Svezia, la Danimarca o l'Austria. Noi possiamo anche essere intenzionati a pagare di più, se il budget aumenterà nel senso di permettere la crescita economica. Poi però dobbiamo anche riflettere sul fatto che il Regno Unito ha lasciato l'Europa. A noi tutti dispiace, almeno è una cosa che dispiace a me, ma questo è un fatto. Così come è un fatto che questa mancanza si rifletterà nel bilancio comunitario".

Il premier italiano Conte si è pronunciato sui famosi "rebate" o sconti sui contributi al bilancio, uno dei punti di maggiore frizione tra i 27. Investire per rilanciare l'economia, un compito arduo per un bilancio che investirà i prossimi sette annni della vita economica del continente.

Così Conte: Se quello a cui gli stati membri aspirano è un’UE “più digitale, più verde, che offra i sussidi necessari all’attività agricola e che riesca a colmare il divario tra aree avanzate e arretrate, allora dobbiamo allocare risorse finanziare conseguenti e correlate agli obiettivi che vogliamo perseguire. E per questo non accettiamo un’Europa che dismetta questa ambizione di perseguire le politiche che ha preannunciato”.

Ora si inizierà a lavorare già nei prossimi giorni su questa controproposta per arrivare a formulare un progetto che possa indirizzare l'Europa tutta verso la crescita permettendole di competere a livello globale.