L'Intelligenza Artificiale diventa "caregiver": aiuterà i bambini con disabilità intellettuali

In collaborazione con The European Commission
L'Intelligenza Artificiale diventa "caregiver": aiuterà i bambini con disabilità intellettuali
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Di Angela BarnesEdizione italiana: Cristiano Tassinari
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Arriva dalla Polonia un nuovo e straordinario progetto tecnologico europeo, chiamato "Insension", creato per dare alle persone con profonde disabilità intellettuali - bambini, ma non solo - un nuovo modo di comunicare. Grazie ad Intelligenza Artificiale e Internet delle Cose. Vediamo come.

POZNAN (POLONIA) - È qualcosa di incredibile: finalmente sta per arrivare una tecnologia che permetterà alle persone con disabilità mentali di comunicare in maniera più indipendente, diremmo quasi più "normale".

Arriva dalla Polonia, infatti, un nuovo e straordinario progetto tecnologico, chiamato "Insension", creato per dare alle persone con profonde disabilità intellettuali un nuovo modo di comunicare.

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Il progetto Insension parte da Poznan.Euronews

Gli scienziati che collaborano a questo nuovo e rivoluzionario sistema sanno che potrebbe cambiare, in meglio, la vita di migliaia e migliaia di persone.

Grazie ad Intelligenza Artificiale e Internet delle Cose

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L'inviata di Euronews, Angela Barnes, spiega:

"In questo asilo di Poznan si sta sviluppando un progetto di innovazione unico nel suo genere, chiamato Insension. L'obiettivo è quello di trasformare la vita delle persone con gravi disabilità intellettuali, utilizzando e facendo progredire le tecnologie, come l'Intelligenza Artificiale e l'Internet delle Cose, per fornire loro un nuovo modo di comunicare".

"È faticoso essere tutto il tempo nella testa di mio figlio"

"Abbiamo incontrato i ricercatori che utilizzano la tecnologia per questo progetto di ricerca europeo e abbiamo parlato con coloro che sperano di trarne beneficio.

Per Justyna, prendersi cura di suo figlio Jeremi, di 8 anni, è molto impegnativo. Ha molte difficoltà di apprendimento.

Racconta Justyna Tomczak-Boczko:

"Per me è più faticoso seguirlo che fare qualcosa per lui: dargli da mangiare, cambiargli i vestiti o altro. È faticoso essere tutto il tempo nella sua testa e chiedergli continuamente: Come stai? Hai bisogno di qualcosa?"

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Riprese video e dati audio

Ora questa nuova tecnologia potrebbe fornire a Justyna l'aiuto supplementare di cui ha bisogno, dando a Jeremi maggiore autonomia.

Ma come funziona?

I partecipanti al test che soffrono di disabilità, incluso Jeremi, vengano filmati mentre sono all'asilo, dove la tecnologia viene testata.
Le riprese video e i dati audio raccolti creano un database su cui costruire l'intelligenza artificiale.

Spiega Michał Kosiedowaki, coordinatore del progetto "Insension".

"La telecamera guarda la persona con disabilità e poi questo componente di Intelligenza Artificiale, un componente software, può identificare questa persona. Monitora le mani, le braccia e tutto il corpo, quindi tutti i gesti. E si sofferma anche sui singoli punti della faccia, che sono monitorati e rappresentano un'indicazione di una specifica espressione del viso".

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"Ora potremo capire meglio i bambini"

Il sistema registra i gesti della persona con disabilità e decodifica il loro significato.
L'interpretazione del gesto viene poi comunicata a chi si prende cura della persona monitorata, come un familiare, un autentico caregiver (assistenza volontaria e gratuita)".

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La telecamera utilizzata per il riconoscimento delle espressioni e delle emozioni.Euronews

La direttrice dell'asilo Orzeszek è convinta che ciò permetterà di rispondere più velocemente alle esigenze dei bambini in cura.

Justyna Tyrakowska è sicura che la tecnologia porterà un miglioramento sensazionale nella vita di chi soffre di queste patologie mentali.

"Quando lavoriamo con un nuovo bambino con problemi complessi, diciamo con problemi davvero profondi, non siamo mai sicuri di ciò che vediamo e non siamo sicuri di ciò che il bambino vuole o di ciò che possiamo fare per lui. E la tecnologia può aiutarci a capirlo meglio".

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Per aiutare genitori e figli a condurre una vita più normale

La partecipazione al progetto permette a Justyna di vedere come procede il sistema. E lei non vede l'ora che arrivi il giorno in cui potrà essere ampiamente utilizzato.

"Ci vogliono 3 mesi per preparare qualcuno, una infermiera o una baby-sitter o una badante, ad esempio, che possa restare a casa da solo con Jeremi. Se è possibile farlo e capire Jeremi, senza il mio aiuto, senza tante ore di spiegazioni e dimostrazioni, sarà fantastico", aggiunge Justyna Tomczak-Boczko.

Anche se la tecnologia è ancora in fase iniziale, i ricercatori sono certi che sarà disponibili entro pochi anni.
Per aiutare genitori e figli, come Justyna e Jeremi, a condurre una vita più normale.

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Jeremi sorride, insieme alla mamma. Vogliamo vederlo sorridere sempre più spesso.Euronews

Link utili

Progetto "Insension"

Tutti gli episodi della trasmissione "Futuris"

"Making of"

Stanno lavorando per noi: Angela Barnes e il suo cameraman di fiducia sono sulla piazza di Poznan, pronti a realizzare il reportage.

@ABarnesNews

"Social" Backstage

Altre istantanee dal 'dietro le quinte'...

Una cartolina da...Poznan

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La piazza centrale di Poznan: saluti dalla Polonia!Euronews
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