Il coronavirus infetta il turismo: in Italia perdite per 4,5 miliardi

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Di Giorgia Orlandi
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Gravi le previsioni sulle perdite, l'unica speranza è che si recuperi con la stagione estiva. Il coronavirus come un macigno sull'anno delle celebrazioni per il cinquantennale delle relazioni diplomatiche Italia-Cina

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Il 2020 avrebbe dovuto essere l'anno in cui celebrare i legami tra Cina e Italia, è un anno speciale per Roma e Pechino perché coincide con il 50° anniversario dell'istituzione di relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Ma l'epidemia di coronavirus è piombata su ogni progetto come un macigno. 

Solo pochi mesi fa all'aeroporto di Roma Fiumicino, erano state inaugurate nuove rotte verso la Cina una strategia tesa a far diventare lo scalo romano uno dei più collegati, in Europa, col celeste impero.

Con circa 5 milioni di turisti registrati all'anno, l'Italia è la principale destinazione di viaggio europea dalla Cina, superando Francia, Germania e Spagna.

Cristiano Tomei, Coordinatore nazionale “CNA Tourism” spiega che nel triennio 2016-2018, il turismo cinese in Italia è aumentato del 30%. Sta crescendo più di un tipo di turismo già consolidato”

“CNA Tourism” auspica che "entro i primi tre mesi del 2020 ci siano notizie positive al fine di evitare ulteriori cancellazioni tra oggi e giugno in modo da poter confermare le prenotazioni che sono già state fatte e dall'altra parte... recuperare le prenotazioni che sono state cancellate finora".

La decisione del governo italiano di sospendere tutti i voli da e per la Cina ha posto fine a questa tendenza. Gli esperti sostengono che la perdita complessiva per il settore turistico sarà probabilmente di circa **4,5 miliardi di euro **pari a circa il 5% del prodotto interno lordo del settore (indagine di Demoskopica). 

Calo drastico delle prenotazioni in Cina

Non è stato interessato solo il turismo cinese. Gli italiani si fanno prendere dal panico di più per i viaggi all'estero rispetto agli stranieri che vengono in Italia. Secondo la CNA, il 9% del numero totale di prenotazioni tra oggi e la fine di febbraio è stato cancellato, contro solo il 4% del contrario.

Roberto di Giorgio, agente di viaggio di "Maestro Viaggi e Turismo" spiega che: "Ciò comporterà un danno economico per il settore: i turisti italiani prenoteranno viaggi più economici, decidendo di recarsi in luoghi più vicini principalmente in Europa".

In Italia, i turisti cinesi sono noti per spendere molto. Comprano principalmente beni di lusso nei negozi delle migliori marche. Il calo si fa sentire tanto che Federico Russo, proprietario di un negozio a Roma, SB, questo mese visto il calo dei turisti, ha dovuto pagare l'affitto con i propri risparmi. Denuncia "un calo delle vendite del 90 %". 

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