Misure restrittive anti-migratorie nell'Egeo settentrionale.
Il governo greco annuncia la soppressione per la prossima estate delle strutture aperte, dove i migranti possono entare e uscire liberamente, e misure di controllo ravvicinato sull'attività delle organizzazioni non governative. Atene cerca di placare la rabbia dei cittadini dopo le manifestazioni di ieri a Lesbo, Chios e Samos.
Il governatore regionale e i sindaci dekk'Egeo del nord, dicono di aver capito il messaggio della popolazione. Ora, la priorità del governo sarà quella di ridurre i flussi migratori
Mercoledi le popolazioni delle tre isole hanno protestato contro il caos, a loro dire generato dal sovraffollamento di migranti nei centri di accoglienza
"È necessario stabilire misure che instaurino la fiducia tra il governo e le isole e questa è una priorità nei giorni a venire", dice il ministro ellenico per le politiche migratorie, Notis Mitarakis
Il governatore regionale dell'Egeo settentrionale, Kostas Moutsouris risponde al governo di Atene: "aspettavamo da una settimana l'annuncio di misure concrete. Ci associamo alla risoluzione e ci affidiamo al ministro".
Ma i cittadini delle isole annunciano ulteriori mobilitazioni nel caso in cui non si veda nessuna misura concreta.