Come l'Ue vuole cambiare l'economia globale

La cavalcata verde della valchiria Ursula. La presidente della Commissione europea tenta di sdoganare il Green New Deal del suo esecutivo di fronte al Forum economico mondiale di Davos. Mette fretta al consesso dei ricchi e potenti. E tra le righe vuol dire che là fuori c'è un ambiente da salvare, ma anche una catastrofe economica da evitare.
E infatti ha annunciato: "dobbiamo migliorare e modernizzare il nostro forum internazionale. Abbiamo bisogno di leadership per portare queste emergenze a un livello superiore. Quale migliore esempio se non il cambio climatico. È una sfida globale. Molti, tra di noi, non tutti, ma molti, sono d'accordo che occorra agire. È urgente.
"È il programma che dovrà rilanciare l'Ue nei prossimi anni" sottolinea Julie Teigland, di EY EMEIA, una società di servizi finanziari, per poi concludere che: "combinando quell'investimento di mille miliardi cambieranno le cose in Europa sia da un punto di vista economico, ce da quello della riduzione delle emissioni di CO2"
Certo, il keynesismo verde di Bruxelles avrà dei problemi di compatibilità con lo scetticismo climatico dell'amministrazione Usa, reduce da un successo diplomatico nella guerra commerciale con Pechino. Trump non nasconde i suoi propositi: "è francamente più difficile fare business con l'Unione europea che con la Cina. Ora abbiamo un grande rapporto con la Cina. Ma, francamente con l'Europa, beh, sarò onesto, volevo semplicemente aspettare di finire coi cinesi, prima di lavorare con l'Europa"
Donald Trump sembra voler sistemare gli avversari uno a uno. Il prossimo è l'Europa, anche se, non è un mistero, il problema per la bilancia commerciale Usa è rappresentato soprattutto dalla Germania con il suo surplus di esportazioni.