Davos 2020: esiste una crisi nella governance globale?

Davos 2020: esiste una crisi nella governance globale?
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Di Damon Embling
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Al Forum di Davos sono stati numerosi i dibatitti di Euronews, Tra i tanti tempi in discussione quello crisi nella governance globale

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Responsabilizzare i cittadini nel processo decisionale, creare maggiore fiducia e garantire un accesso equo alle nuove tecnologie. Questi i temi principali del dibattito ospitato da Euronews al World Economic Forum di Davos.

COME USCIRE DALLA CRISI

Al centro della discussione la crisi di governance globale. Una delle questioni più urgenti da affrontare, secondo la professoressa Ulrike Guerot, fondatrice dell'European Democracy Lab, indicando la Francia come un esempio. La domanda è nata spontanea: "La Francia di oggi è la Francia di Macron, la Francia" dei gilet gialli o quella di Marine Le Pen France "? Ci sono almeno tre visioni diverse. Ma il Presidente le rappresenta tutte", ha sottolineato la Professoressa. “Ma davvero Macron rappresenta tutti? Queste crisi di portano a un sistema in cui siamo a malapena in grado di decidere, e questa è la crisi della governance globale", ha concluso la Guerot.

GOVERNI E TECNOLOGIA: TRA PRIVACY E INNOVAZIONE

Altro tema delicato è stato quello della tecnologia, che può svolgere un ruolo di grande importanza in un governo. L'era della digitalizzazione ha introdotto abitudini di consumo diverse e sempre in rapida evoluzione. Alcuni governi stanno, tuttavia, ancora utilizzando metodi antichi in fatto di regolamentazioni e leggi. Ecco perché è quanto mai importante che la classe politica affronti anche le preoccupazioni dei cittadini in merito a fiducia, privacy e sicurezza.

"Le persone hanno paura che qualcuno abusi dei loro dati o ne faccia un uso improprio ", ha dichiarato Arvo Ott, Direttore della “E-Governance Academy” di Tallinn. "Conquistare la fiducia richiede tempo, mentre perderla è molto facile. E questo è ciò che pensiamo in Estonia, abbiamo imparato a conquistare la fiducia dei cittadini".

Il Professor Mauro Ferrari, presidente del “Consiglio europeo della ricerca”, ha sottolineato come sia importante la questione dell'accesso alla tecnologia. "Se si sovrappone la mappa di chi non ha accesso all'elettricità con quella della povertà, il risultato non cambia. Ora, se dovessimo parlare con quel miliardo di persone, e sono davvero tante, vediamo che sono condannate alla povertà estrema, per una serie di ragioni e circostanze ", ha dichiarato il Prof Ferrari. "Ecco perché l'accesso a una tecnologia di base è molto importante. Ancora una volta, la tecnologia, non si può definire positiva o negativa, dipende per quali scopi la si utilizza.”

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