Un tribunale ha respinto le richieste del celebre cuoco col cappello nero, che contestava il declassamento di un suo ristorante
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Il tribunale di Nanterre ha dato torto al celebre cuoco Marc Veyrat, che aveva fatto causa alla Guida Michelin, colpevole di aver privato della terza - a suo giudizio senza ragione - uno dei suoi ristoranti
Lo chef e la sua azienda - scrivono i giudici nella senzenza - "non hanno prodotto alcun documento relativo all'esistenza di un danno e all'entità doi un'eventuale perdita".
In realtà, il celebre chef dal cappello nero chiedeva simbolicamente un euro come risarcimento, sostenendo che la decisione di declassare la sua Maison de Bois, in Alta Savoia, fosse un grave errore.
Per questo, attravverso il suo avvocato, durante l'udienza di fine novembre Veyrat aveva chiesto di ottenere prove relativa alla natura delle ispezioni compiute dal personale della Guida Michelin, e delle competenze dei suoi ispettori, nonché "la traccia dei dibattiti" che hanno portato al declassamento del suo locale