Una ragazza britannica ha denunciato quest'estate 12 israeliani. Poi, secondo la sua versione, è stata costretta a ritrattare dalla polizia
Da vittima ad accusata. La cittadina britannica, che ha denunciato di essere stata stuprata quest'estate da 12 ragazzi israeliani in un hotel di Ayia Napaa a Cipro, è ora accusata di calunnia. La sentenza dovrebbe essere emessa il 7 gennaio. Mentre i ragazzi sono rientrati da eroi nel loro paese, lei ha già fatto due mesi di carcere. Alla base del rovesciamento delle accuse ci sarebbe la sua ritrattazione. Secono il giudice Michalis Papathanasiou la ragazza avrebbe detto alla polizia di aver mentito perché si vergognava del fatto che alcuni ragazzi avessero suoi video compromettenti sul cellulare. Ma secondo la ragazza sarebbe stata costretta a ritrattare per paura di ritorsioni contro i suoi amici.
Fuori dal tribunale un gruppo di donne hanno manifestato solidarietà alla ragazza. Mentre la sua avvocata minaccia di portare il caso davanti alla Corte europea per i diritti dell'uomo.
Gioisce invece l'avvocato difensore di alcuni degli israeliani accusati. "Spero che la Corte la punisca severamente con una sentenza che rifletta il danno che ha causato ai miei clienti - dice Nir Yaslovitzh - una sentenza che funga da deterrente per quante trovino normale costruire false accuse contro qualche ragazzo".