Non ha prodotto i risultati sperati l'incontro tra rappresentanti di Ucraina, Russia e ribelli separatisti, avvenuto nella capitale bielorussa
Nulla di fatto: non ha prodotto i risultati sperati l'incontro tra rappresentanti di Ucraina, Russia e ribelli separatisti, avvenuto nella capitale bielorussa Minsk.
Obiettivo era quello di discutere le condizioni relative ad uno scambio di prigionieri, in seguito all'accordo provvisorio raggiunto a Parigi, la scorsa settimana.
"Le parti in causa hanno compiuto notevoli sforzi per favorire la liberazione e lo scambio degli arrestati a causa del conflitto entro la fine dell'anno - dice Martin Sajdik, Rappresentante speciale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) - e hanno fatto seguito a quanto deciso nel vertice in Normandia su questo tema: ciononostante, sono ancora necessari alcuni passi per essere all'altezza di queste aspettative".
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che aveva valutato il potenziale scambio come un risultato chiave dei colloqui di Parigi, ha ribadito che si aspettava il ritorno a casa di tutti i 72 prigionieri ucraini detenuti dai separatisti prima della fine dell'anno.
Le parti, però, non sono state in grado di confermare gli elenchi dei prigionieri da scambiare, nè di concordare le aree da cui le Forze ucraine e i ribelli dovrebbero ritirirarsi per mantenere un 'cessate il fuoco' duraturo.