L'uomo, un 27enne, avrebbe preso parte a decine di esecuzioni sommarie nella provincia di Homs, in Siria
Mentre la Turchia rispedisce in Europa decine di affiliati allo Stato Islamico, un tribunale ungherese porta alla sbarra un cittadino siriano accusato di terrorismo e crimini contro l'umanità: l'uomo un 27enne di nome F. Hassan, ha abbandonato l'esercito siriano nel 2011, scalando in seguito i ranghi del Daesh.
"Come membro dell'Isis è stato coinvolto in diversi massacri, e stilato personalmente una lista di nomi che fece da base per successive esecuzioni di massa", ha detto Jojef Tamash Sabo, portavoce del Tribunale di Budapest.
Arrestato all'aeroporto di Budapest alla fine del 2018, l'uomo è arrivato in tribunale scortato da una da una dozzina di ufficiali dell'antiterrorismo.
La lista di crimini che gli vengono addebitati è impressionante: nel 2015, coordinando le esecuzioni di disertori e dissidenti nella provincia siriana di Homs, l'uomo avrebbe ordinato la decapitazione dell'imam locale di fronte ai suoi fedeli; un epidosio di cui in aula è stato mostrato un video.
Nello stesso periodo, Hassan avrebbe preso parte all'esecuzione di 20 uomini dello stesso clan familiare, che rifiutava l'assimilazione ad Isis,
Il 27enne siriano nega però ogni accusa e ora chiede di potersi ricongiungere alla sua famiglia. Secondo la sua difesa, ad esempio, sarebbe stato per lui impossibile redigere una lista della morte, dal momento che è analfabeta.
Per gran parte del periodo in questione sarebbe stato in Turchia e non in Siria.