Spagna: inquinamento del Mar Menor, 50.000 persone protestano a Cartagena

CARTAGENA (SPAGNA) - "Senza Mar Menor non c'è futuro": lo hanno gridato le oltre 50.000 persone che mercoledi sera a Cartagena (213.000 abitanti), in Spagna, hanno partecipato alla manifestazione SOS Mar Menor, laguna costiera della regione di Murcia, alle prese con un grave caso di inquinamento delle acque.
Lo scorso 12 ottobre migliaia di pesci e crostacei sono morti asfissiati sulle rive della laguna: il governo regionale ha rimosso tre tonnellate di animali morti.
Evidente la preoccupazione dei murciani, che chiedono ai politici, locali e nazionali, soluzioni per quello che un tempo era un paradiso.
Colpa dei nitrati
L'origine dei problemi che il Mar Menor si trascina da decenni è la presenza nei nitrati che provengono dai fertilizzanti agricoli delle colture del Campo de Cartagena (il pendio che si riversa nella laguna), oltre che in un esagerato sviluppo urbano della zona.
Nel 2016, la laguna aveva già lanciato un grido d'aiuto quando si era trasformata in una zuppa verde e pastosa, che la luce non riusciva neppure a penetrare.
I cittadini vogliono risposte
I cittadini ritengono i politici responsabili della loro cattiva gestione per decenni.
Il governo regionale ha annunciato che attuerà una legge completa sulla protezione della laguna entro la fine dell'anno. La comunità autonoma murciana disponeva già di una legge simile, in vigore da 14 anni, fino a quando il Partito Popolare l'ha abrogata nel 2001.
Il governo centrale ha annunciato un piano di scarico zero con diverse azioni.