Libano: i partiti bloccano privatizzazioni e aumenti delle tasse

Libano: i partiti bloccano privatizzazioni e aumenti delle tasse
Diritti d'autore علي حشيشو/رويترز
Di Alberto De Filippis
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La piazza ottiene la sua prima vittoria

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AGGIORNAMENTO: I partiti hanno bloccato le privatizzazioni. Il premier Saad Hariri aveva dato tempo alla politica fino a lunedì sera per trovare un accordo e l'accordo è giunto già domenica notte, ma potrebbe non bastare perché la gente in piazza sembra davvero averne abbastanza del sistema di corruttela nel paese. 

Sul serio i libanesi sono scesi in strada in decine di migliaia per la nuova tassa su whatsapp peraltro immediatamente ritirata dall'esecutivo? Ad ascoltare i manifestanti, mai così eterogenei nella loro estrazione socio-politica, non è proprio così. E non è nemmeno solo il costo della vita che angoscia i libanesi. Nel paese molti giovani sono effettivamente senza lavoro, ma è soprattutto della corruzione che i libanesi sono stufi.

Troppa gente in strada. La politica non può più far finta di niente

Dice un giovane: "La gente non ce la fa più. Scuole a pezzi, niente elettricitâ, niente acqua potabile. In Libano anche le cose basiche sono una cosa eccezionale. È sono queste che la gente comune chiede".

Fra i problemi del Libano c'è un vero e proprio sistema corruttivo dove amici, ma anche nemici, si aiutano e si sostengono a vicenda attingendo alle risorse del paese che ha anche i suoi problemi con i vicini: la Siria da una parte e Israele dall'altra.

Proteste non solo per la tassa su whatsapp

Un altro attivista aggiunge: "L'energia è presente. Ci sono persone di ogni credo religioso e politico in strada. È pura energia. Vedo sunniti sciiti, cristiani, drusi e nessuno chiede da dove vengano gli altri o perché. Siamo uniti e questa energia non si esaurirà".

Un party nel mezzo delle proteste

Fra gli ultimi scandali un'inflazione rapidissima fra lira libanese e dollaro, secondo i manifestanti pilotata ad arte. Poi ci sono stati gli incendi che hanno devastato il verde nazionale. Spenti da una pioggia provvidenziale che ha messo a nudo come il paese dei cedri non abbia una protezione civile degna di questo nome. Pocchi mezzi e vetusti a fronte di un fiume di denaro sparito in mazzette e prebende fra tutti i partiti in parlamento. Nessuno escluso.

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