Visco: "Bilancio comune UE? Nulla cambierà finché restano i paradisi fiscali"

Visco: "Bilancio comune UE? Nulla cambierà finché restano i paradisi fiscali"
Di Sergio Cantonegioia salvatori
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Per l'ex ministro del governo Prodi per cambiare i rapporti di forza tra i Paesi e viaggiare verso un bilancio comune, è necessario eliminare i paradisi fiscali

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"Contro questa congiuntura urge un aumento della spesa pubblica, l'Europa intanto, si impegni per fare l'unione di bilancio". Il governatore uscente della banca centrale europea Mario Draghi lo ha ripetuto di nuovo in un'intervista al Financial time con la libertà di chi sta lasciando il suo posto.

Il suo appello verrà accolto o no, in questa Europa divisa e preda di spinte centrifughe? Lo abbiamo chiesto a Vincenzo Visco, ex ministro delle finanze dei governi Prodi (e non solo). 

"Quest'Europa deve decidere se vuole restare tale, cioè come qualcosa di tendenzialmente unitario politicamente, o disintegrarsi; la novità sta nella presa di coscienza, da parte dei Paesi europei, dei rischi che vengono dal nazionalismo, dal sovranismo, dalla radicalizzazione a destra dei ceti medi", è la premessa di Visco che nel dettaglio propone di adottare la linea Draghi passando per "una golden rule: più invedstimenti pubblici, individuando dei settori".

Poi c'è la questione del bilancio comune europeo: "è la strada per cui si arriva all'Unità politica - dice Visco - almeno così accadde negli USA; e comunque i progressi veri si faranno quando si elimineranno i paradisi fiscali europei e quindi si andrà a a maggioranza qualificata sulla maggior parte dei problemi rilevanti". 

Quest'Europa deve decidere se vuole restare tale, cioè come qualcosa di tendenzialmente unitario politicamente, o disintegrarsi
Vincenzo Visco
ex ministro delle finanze
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