Due ore e mezza di audizione per la candidata alla testa della BCE
Christine Lagarde apre l'era del post-Draghi e chiama in causa i governi: "Chi ha margini fiscali li utilizzi. La presidente designata della BCE si è presentata all'audizione al Parlamento europeo dove ha affrontato due ore e mezza di domande dei parlamentari. Uno dei messaggi centrali è stato che: "Molti paesi hanno ancora margini fiscali, e sono entro lo 0,5% di disavanzo. Questo bonus permetterebbe loro di fare investimenti che combattano la recessione. Credo ci siano molti paesi in questa situazione".
Christine Lagarde è un avvocatessa e non un'economista. Molti analisti ritengono quindi che politicizzerà una istituzione finora gestita da un supertecnico come l'italiano Mario Draghi. Douglas Rediker, fino al 2012 ex membro del board del fondo monetario internazionale che Lagarde ha presieduto, dice a euronews che una dele maggiori sfide del suo ex capo nel convincere politici europei, istituzioni e scettici tutti che la sua ricetta potrà effettivamente rilanciare un'isituzione come la banca centrale che non lavora come dovrebbe,
C'è bisogno di una nuova cornice istituzionale. Lagarde ritiene che l'inflazione nell'area euro "resti troppo bassa" in modo "persistente, serve una politica monetaria "altamente accomodante" per un "periodo prolungato di tempo" per portare l'inflazione all'obiettivo, cioè vicina ma inferiore al 2%.
Lagarde è convinta che la Bce debba mettere al centro gli interessi della gente, ascoltando e parlando con i mercati, ma non facendosi guidare da essi.