Siria: cessate il fuoco a Idlib, roccaforte dei ribelli

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La Turchia teme l'esodo di profughi dalla regione siriana

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I quattro mesi di bombardamenti a tappeto su Idlib in Siria, ultima roccaforte islamista fuori dal controllo di Bashar Hafiz al-Asad, si fermano grazie a un cessate il fuoco appeso a un filo, sostenuto dai russi e confermato dall'Osservatorio siriano per i Diritti Umani. Ma, nonostante gli attacchi aerei si siano fermati, la Turchia esprime le preoccupazioni per il conflitto nella regione siriana, su cui non vuole perdere peso e influenza.

"Mentiremmo se dicessimo che gli sviluppi a Idlib stanno andando nella direzione da noi auspicata - ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, citando le 600.000 vittime negli scontri e circa il doppio delle persone che sta migrando verso nord. È quello che teme Erdogan: l'esodo di sfollati da Idlib.

Venerdì scorso, centinaia di siriani hanno marciato da Idlib verso un valico di frontiera con la Turchia, premendo perché Ankara apra il confine o chieda la fine degli attacchi. Gli attivisti dell'opposizione sostengono che le guardie di frontiera turche hanno sparato gas lacrimogeni contro il corteo di sfollati.

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