A Biarritz tra G7 e contro summit. Tanti i temi in agenda dal clima alle diseguaglianze
Al contro G7 si lavora con energia e fervore per elaborare proposte alternative da far filtrare ai grandi della terra.
Sono circa 4000 gli attivisti che si sono dati appuntamento a Hendaye in Francia e a Ir un in Spagna a circa 30 chiloemtri da Biarritz per far sentire la propria voce. Come Olivia Ronsain, attivista di Oxfam: "Il surriscaldamento climatico è dovuto all'inquinamento; causato storicamente dai paesi ricchi e in modo particolare da quelli che partecipano al G7. I più poveri subiscono le conseguenze che non hanno i mezzi per affrontarle e per tutelarsi in caso di catastrofi climatiche".
Tra i temi di dibattito anche il ruolo delle multinazionali nelle disuguaglianze. Kamel Guemari è il numero 2 della sua azienda, che ha sede a Marsiglia, non si è tirato indietro quando c'è stato da scioperare: "Chiediamo una carta sociale a livello nazionale ma anche europeo".
Nessuno si attende risultati concreti anche se il Presidente francese si è incontrato con alcune organizzazioni questo venerdì. Nelle vie della cittadina è possibile invece fare incontri alquanto singolari. Clémentine Autain, politico e femminista francese ci fa notare che c'è un mare di mezzo tra la maggioranza dei francesi e il presidente Macron che ha deciso di mettersi al servizio dei più ricchi. La pensa allo stesso modo anche Cécile Duflot, Presidente di Oxfam: "C'è un progetto sul tavolo: una tassazione minima per le aziende in tutti i paesi dove queste operano perché per trovare i mezzi per combattere il cambiamento climatico e migliorare i servizi pubblici biosgna evitare l'easione fiscale".
Questo è solo l'inizio. Questo sabato ci sarà la manifestazione a Hendaye che anticiperà quella di Biarritz di domenica. Macron, come padrone di casa, dovrà smussare le tensioni all'esterno e all'interno del G7. Molti i temi sul tavolo della discussione come la tassazione ai giganti tecnologici e la situazione in Amazzonia.