Secondo uno studio, su 268 specie di vertebrati, dal 1970 ad oggi la popolazione è diminuita del 53%
Le popolazioni di animali selvatici che vivono nelle foreste del pianeta sono diminuite drasticamente negli ultimi 50 anni. E' quanto emerge da uno studio del WWF e della Zoological Society of London, che ha esaminato lo sviluppo di 268 specie di vertebrati, di 455 popolazioni. Il risultato è che, in media, dal 1970 ad oggi sono diminuite del 53%.
La causa? L'uomo (ancora una volta)
A causare ciò, ancora una volta, è l'uomo. La deforestazione, il degrado delle foreste, il bracconaggio, il surriscaldamento globale, sono i fattori principali. E la sopravvivenza della fauna selvatica è di importanza vitale anche per l'uomo. Animali come primati e grandi uccelli, infatti, mantengono boschi e giungle in buono stato di salute, permettendo la rigenerazione e l'assorbimento del carbonio. E contribuendo quindi alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Il WWF chiede alla comunità internazionale che venga dichiarata un'emergenza forestale planetaria e che venga trovato un accordo "per l'uomo e la natura" nel 2020.