Il premier britannico ribadisce la necessità di riaprire i negoziati
Gli anni migliori devono ancora venire. Nella città di Manchester, con alle spalle una locomotiva a vapore del XIX secolo , quasi fosse una metafora il premier britannico Boris Johnson racconta di un futuro luminoso a cui il Paese è atteso. Un futuro subordinato alla Brexit che - dice - deve avvenire rinegoziando l'accordo con Bruxelles, in particolare sul cosiddetto backstop.
"Brexit? Un'enorme opportunità economica"
"Se ci sbarazziamo del backstop nella sua interezza - dichiara Johnson - allora stiamo facendo molti progressi. Dovremmo ricordarci che lasciare l'Unione Europea è un'enorme opportunità economica per fare cose che non ci è stato permesso di fare per decenni, per liberarci di qualche onere burocratico, per creare posti di lavoro, per far emergere la creatività e l'innovazione per cui il Regno Unito è famoso".
Il Primo Ministro britannico, che ha incontrato i lavoratori del settore ferroviario, mantiene il discorso sul binario prestabilito: il backstop, meccanismo inserito nell’intesa per evitare la creazione di un confine rigido tra Irlanda e Irlanda del Nord, non va bene.
"Rinegoziare l'accordo con l'Ue è una priorità"
Dice Johnson: "L'accordo di 'divorzio', così com'è, non è sostenibile e va ridiscusso. In alternativa non resta che la fuoriuscita dall'Unione Euopea senza accordo il 31 ottobre".
Michel Barnier, capo negoziatore dell’Unione su Brexit, ha ribadito che il backstop non è più negoziabile. "L'ipotesi - ha aggiunto - è inaccettabile e non è contemplata nel mandato del Consiglio europeo".