"Viviamo in un mondo che ha bisogno di credere in cose impossibili"
Non c'è posto migliore di una stazione ferroviaria per mettere in scena uno spettacolo che parla della ricerca dell'altro. E così alla gare de l'est di Parigi il teatro dei centauri ha ammaliato i passeggeri con la storia di Camilla e Manolo che, sui loro cavalli, interpretavano dei centauri alla ricerca l'uno dell'altro.
Lo spettacolo evoca tutte le emozioni che una stazione ferrovia racchiude: la tristezza del perdersi, la nostalgia per chi è partito, la felicità di ritrovarsi.
"I centauri, figure mitologiche metà cavallo e metà uomo, non esistono - dice il performer - ma credo che viviamo in un mondo che ha bisogno di utopie, che ha bisogno di credere in cose impossibili".