Settimana della moda di Parigi: è arte o "solo" moda?

Settimana della moda di Parigi: è arte o "solo" moda?
Diritti d'autore REUTERS/Regis Duvignau
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Di Paola Cavadi
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In passerella DIor, con una collezione tutta nero che riporta ai fondamentale dell'haute couture, e l'olandese Van Herpen, con la sua collezione ispirata alle sculture cinetiche dell'artista americano Howe. L'italiana Chiuri, direttrice creativa di Dior, premiata con la Legion d'Onore francese.

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Are clothes modern? I vestiti sono moderni? Con un'esposizione al Moma di New York, nel 1944 l'architetto Bernard Rudofsky poneva per primo il problema del rapporto tra moda e arte ed è proprio da qui che prende le mosse il progetto della direttrice creativa di Dior, Maria Grazia Chiuri, per la collezione haute-couture 2019-2020.

Su un'inquietante scenografia, curata dall'artista femminista americana Penny Slinger, ha sfilato una collezione quasi interamente dominata dal nero. Un ritorno ai fondamenti della haute-couture con lunghi mantelli, ampissimi volumi e velette nere. Poche ore dopo la sfilata, Chiuri è stata premiata con la legion d'onore francese per gli alti meriti nel suo lavoro.

Una collezione cinetica, testimonial d'eccezione la cantante Celine Dion, quella della stilista olandese Iris Van Herpen, Ipnosi, questo il titolo, si ispira alle sculture cinetiche dell'artista americano Anthony Howe e riproduce su tessuto l'intreccio tra aria, acqua e terra in un gioco di illusioni ottiche create ad arte da trasparenze e stratificazioni

"È un'opera d'arte, lo dico dico sempre - spiega la modella Coco Rocha-  se comprassi un abito del genere, se riuscissi a permettermelo, probabilmente lo esporrei nel salone di casa, non lo userei mai, è arte".

"Mi sono sentita molto ispirata dal lavoro di Anthony Howe - ha detto la stilista - è uno scultore americano che realizza bellissime sculture cinetiche, una di queste è stata realizzata per lo spettacolo di oggi. Coglie gli schemi che la natura segue e li traduce nelle sue sculture. Ho voluto tradurre nella collezione l'emozione che mi ha dato il suo lavoro".

Diciannove modelli, in cui si incontrano l'antica tessitura a maglia di seta e tecniche ultramoderne di taglio e stampa laser. Chiude la sfilata Infinito, il modello piu' complesso con cui la stilista si sia mai cimentata: ci sono voluti 4 mesi di lavoro per realizzare il meccanismo che ruota ipnoticamente tutto intorno all'abito.

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