Si aggravano le tensioni nello Stretto di Hormuz, al largo dell’Iran

Si aggravano le tensioni nello Stretto di Hormuz, al largo dell’Iran
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Di Simona Zecchi
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Dopo il tentativo di sequestro della petroliera britannica, British Heritage, da parte dei Guardiani della Rivoluzione iraniana che negano l'operazione, la magistratura di Gibilterra ha convalidato l'arresto del capitano e del secondo della petroliera iraniana Grace 1

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Escalation delle tensioni al largo dello stretto di Hormuz. Dopo il tentativo di sequestro della petroliera britannica, British Heritage, da parte dei Guardiani della Rivoluzione iraniana che negano l'operazione, la magistratura di Gibilterra ha convalidato nella serata di giovedì 11 luglio l'arresto del capitano e del secondo della petroliera iraniana Grace 1, da loro sequestrata giorni fa al largo del territorio britannico.

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"La potenza mondiale numero uno, il più grande potere politico internazionale, membro del direttivo dei governatori dell'Agenzia energetica internazionale, si allea con gli USA che non hanno nulla contro l'Iran. - ha tuonato il ministro degli esteri iraniano Mohammad javad Zarif - . "Il ruolo degli Stati Uniti nella politica mondiale - ha continuato -  è giunto al termine. L'America sa bene di aver perduto nella campagna del Medio oriente. Certo una delle ragioni della loro sconfitta è stata la resistenza del popolo islamico e della Repubblica islamica".

L'episodio del tentato sequestro, che sarebbe stato filmato dalle forze americane presenti nell'area, ha spinto Londra ad alzare al massimo livello l'allerta per le sue navi nel Golfo. La fregata HMS Montrose della Royal Navy, infatti, frapponendosi tra la petroliera e i vascelli iraniani ha bloccato l'azione intimando le forze iraniane che si sono poi ritirate.

Antonio Gemma Moré/U.S. Navy/Handout via REUTERS
Coalizioni navali USS sul Golfo PersicoAntonio Gemma Moré/U.S. Navy/Handout via REUTERS

il pentagono il 10 luglio aveva inoltre invitato gli alleati a fornire navi per prevenire attacchi al largo dell'Iran e dello Yemen, dove passa gran parte del traffico petrolifero mondiale mentre l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, si è riunita d'urgenza a Vienna su richiesta degli Usa sulla questione uranio. Ecco perché il Ministro degli esteri iraniano ne ha parlato.

Il Segretario di Stato britannico per gli affari esteri e del Commonwealth, Jeremy Hunt ha infatti dichiarato:

"Sono sviluppi preoccupanti quelli di queste ore, ma sono anche fiero della Royal Navy e del ruolo che ha avuto nel mantenere sicure le risorse britanniche. Continuiamo a monitorare la situazione molto attentamente.

Intanto, la mossa degli arresti di Gibilterra ha provocato la reazione de comandante delle forze navali iraniane Ali Fadavi, che ha minacciato ritorsioni, e dal ministero degli esteri iraniano arriva anche la richiesta di rilascio della Grace 1.

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