Con la vicenda-Crimea ancora irrisolta, l'Ucraina ha annunciato che sospenderà la propria partecipazione ai lavori dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, dopo che è stata decisa la riammissione della delegazione russia all'interno dell'organismo internazionale.
Vengono dall'Ucraina le reazioni più veementi contro la riammissione dei parlamentari russi all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa a Strasburgo. Decisione presa martedi (118 voti favorevoli, 62 contrari, 10 astensioni), cinque anni dopo che Mosca era stata privata di voto a causa dell'annessione della Crimea.
"Voi miei cari amici che voterete per questo troverete il vostro posto nella storia", si scalda l'ucraino Oleksii Goncharenko, del gruppo dei Conservatori europei.
"Perché, darete la possibilità alla Russia di andare oltre. C'è stata una guerra in Cecenia; nessuna sanzione del Consiglio d'Europa. C'è stata una guerra in Georgia; nessuna sanzione del Consiglio d'Europa. Infine, aggressione contro l'Ucraina, sanzioni per cinque anni e, adesso...scusate, potete tornare!"
Valori democratici o materiali?
Con un post su Facebook interviene anche il neo presidente ucraino Volodimir Zelensky.
Si legge: "L'argomento principale per il ritorno della delegazione russa era la necessità di proteggere i diritti umani e civili come i più alti valori democratici. Spero che mentre si proteggendo i valori democratici nessuno abbia pensato a quelli materiali".
Mosca tornerà a pagare i 33 milioni di euro all'anno?
Il ritorno della Russia, in effetti, potrà attenuare la crisi finanziaria in cui da qualche tempo versa il Consiglio d'Europa. Dal 2017, infatti, Mosca ha sospeso il versamento della sua quota di 33 milioni di euro all'anno, pari a circa il 7% del bilancio annuale.
"La parte sana dell'Assemblea..."
"Un certo numero di paesi, partecipanti all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, continuano a comportarsi in modo non costruttivo e mettono in dubbio il mandato della nostra delegazione", commenta Vyacheslav Volodin, Presidente della Duma, il Parlamento russo, "ma penso che la maggioranza sana nell'Assemblea, in rappresentanza di quei paesi che intendono basare il lavoro sui principi dell'amicizia, farà di tutto per garantire i diritti delle delegazioni nazionali".
Contestazione
Con la vicenda-Crimea ancora irrisolta, l'Ucraina ha annunciato che sospenderà la propria partecipazione ai lavori dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa
E, insieme a Georgia e altri cinque paesi dell'ex blocco sovietico, ha proposto e ottenuto la procedura di "contestazione" della delegazione russa.
Nuovo Segretario
Durante i lavori a Strasburgo, che terminano il 28 giugno, la 56enne croata Marija Pejčinović Burić è stata eletta Segretario generale del Consiglio d'Europa.