Hong Kong, la protesta contro l'estradizione in Cina si rafforza. Domenica l'ex colonia britannica è scesa in piazza per chidere il ritiro della legge. La governatrice, Carrie Lam, travolta dall'imbarazzo prende tempo. Cerca una soluzione tra il governo di Pechino e gli abitanti di Hong Kong.
Hong Kong domenica 16 giugno, un fiume di manifestanti traccia un confine ideale tra la regione amministrativa speciale e la Repubblica Popolare Cinese. Senza voler fare gli azzeccagarbugli, quella di Hong Kong è una questione di diritto. Quello vero. Gli abitanti dell'ex colonia britannica sono gelosi della Common Law, che ai loro occhi incarna lo stato di diritto. Ecco perché l'idea di Pechino di passare un decreto per rendere più facili le estradizioni verso le corti cinesi, ha sollevato tante proteste. Il provvedimento è stato congelato dal governo locale. Ciononostante i manifestanti ne chiedono la totale cancellazione. C'è anche molta indignazione, inoltre, per gli abusi e le violenze commesse dalla polizia nei giorni scorsi, nel tentativo di reprimere le proteste sul nascere.