Gli arresti eccellenti non fermano la protesta algerina

Gli arresti eccellenti non fermano la protesta algerina
Di Salvatore Falco
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Gli arresti eccellenti non fermano la protesta algerina. Questo sabato, società civile, sindacati e diverse associazioni laiche e religiose si riuniscono in una conferenza nazionale per elaborare proposte per l'uscita dalla crisi politica.

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Per il 17esimo venerdì consecutivo, migliaia di algerini, in maggioranza giovani, si radunano davanti all'edificio della Posta Centrale di Algeri. Chiedono "l'uscita di scena di tutti i simboli del regime" dell'ex presidente Abdulaziz Bouteflika.

Gridano slogan a favore dell'arresto dell'ex primo ministro Abdelmalek Sellal per corruzione. Sellal è il secondo primo ministro mandato in carcere in due giorni. 24 ore prima era toccato ad Ahmed Ouyahia. Il convoglio che ha portato l'ex capo del governo in carcere è stato inseguito da decine di persone inferocite.

Le imponenti manifestazioni di protesta che vanno avanti dal 22 febbraio hanno portato alle dimissioni dell'anziano presidente Bouteflika lo scorso 2 aprile.

Questo sabato, società civile, sindacati e diverse associazioni laiche e religiose si riuniscono in una conferenza nazionale per elaborare proposte per l'uscita dalla crisi politica.

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