Regno Unito, nomine chiuse: parte la corsa alla successione

Regno Unito, nomine chiuse: parte la corsa alla successione
Di Antonio Michele Storto
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L'ex segretario all'ambiente Gove parte zoppo per le indiscrezioni sul suo uso di cocaina; per gli altri inizia la corsa per agguantare una patata bollente che ha già distrutto la carriera politica di Theresa May

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Dopo l'ultimatum lanciato a Bruxelles, Boris Johnson - ex ministro degli esteri al momento in pole position per la successione di Teresa May - ha preferito non rilasciare dichiarazioni nel giorno della chiusura delle nomine.

A pensarla diversamente è il suo principale rivale e attuale ministro degli esteri, Jeremy Hunt che ha invece apertamente definito un incubo la situazione che si andrebbe a profilare con un divorzio senza accordo "La leadership che offro - ha dichiarato - si basa su una semplice verità: senza Brexit non ci sarà nessun governo conservatore e forse nessun partito conservatore. Chiunque riuscira a portare a casa Brexit vincerà le prossime elezioni, ma senza Brexit, nessun Primo Ministro conservatore potrà vincere".

Su una posizione molto piu dura è tornato ad assestarsi l'ex segretario alla Brexit, Dominic Raab - che ha ribadito d'essere pronto a far uscire il Regno Unito dall'Unione europea, il 31 ottobre, anche senza alcun accordo. "Abbiamo subito un crollo di nervi" ha detto ai reporter. "Abbiamo bisogno di una nuova leadership che sia audace, infusa con un ottimismo ostinato. Non possiamo continuare a zoppicare in questo modo senza un chiaro senso di direzione, senza un chiaro senso dello scopo. L'approccio stanco che ci ha messo in questo pasticcio non ce ne farà uscire".

A partire zoppa è invece la campagna elettorale dell'ex segretario all'ambiente Michel Gove, le cui speranze sono offuscate dalle notizie circolate riguardo al suo uso di cocaina, che risale comunque a piu di vent'anni fa.

La chiusura delle nomine, il 10 giugno segna l'inizio di una serrata tabella di marcia che porterà alle elezioni del 22 luglio. Il primo turno di votazione si svolge il 13 giugno. Quanti non verranno eliminati saranno nuovamente votati il 18 giugno. Il giorno successivo una serie di votazioni ridurrà i candidati a due, e saranno loro ad essere votati, a partire dal 22 giugno, dalla base del partito. processo che non terminerà prima del 22 luglio, quando il nuovo leader nonchè primo ministro verrà effettivamente eletto

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