Campo e business: 6 articoli per arrivare pronti al Mondiale femminile di Francia 2019

Campo e business: 6 articoli per arrivare pronti al Mondiale femminile di Francia 2019
Diritti d'autore Un giardiniere prepara il terreno di gioco al Roazhon Park di Rennes, Francia - REUTERS/Stephane Mahe
Diritti d'autore Un giardiniere prepara il terreno di gioco al Roazhon Park di Rennes, Francia - REUTERS/Stephane Mahe
Di Lillo Montalto Monella
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Da El Pais al Financial Times, breve rassegna stampa internazionale per arrivare preparati al calcio di inizio della Coppa del mondo francese.

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"Dare to shine", "osa brillare", è lo slogan che la FIFA ha scelto per il Mondiale femminile di Francia 2019, che Euronews copre da diversi giorni con uno speciale dedicato.

Per arrivare preparati alla cerimonia d'apertura di stasera, abbiamo scelto alcuni articoli apparsi sulla stampa italiana e internazionale che parlano di come questa Coppa del Mondo possa essere decisiva per il movimento calcistico femminile.

Mai così in salute come quest'anno ma ancora molto lontano dalla eguaglianza di genere nel settore.

Qualche articolo da leggere per arrivare preparati

Financial Times: Cosa mi ha insegnato mia figlia sul calcio femminile in Francia - Un giornalista inglese del FT, residente a Parigi, racconta di quando, nel 2012, decise di iscrivere la figlia di 6 anni in una scuola calcio. Era un'epoca in cui il football femminile faceva la sua comparsa nella capitale francese. Quasi tutti i compagni di squadra della piccola erano maschi. Quando andavano in metro al campo di allenamento in tuta da ginnastica, le anziane signore la squadravano perplesse. Ma da allora la Francia è cambiata. Les Bleues non si sono qualificate alle prime tre edizioni dei mondiali femminili, dal 1991 al 1999, ma nel 2011 sono arrivate quarte. "Quell'anno, la federazione calcistica francese lanciò un piano di femminilizzazione - anche sbagliando, con dei manifesti rosa che parlavano di "calcio delle principesse" - ma nel dicembre scorso il numero degli iscritti alla federazione era più che triplicato fino a raggiungere 155mila unità". Bambine come la figlia di Simon Kuper "non giocano come i ragazzi, perché hanno avuto meno opportunità di imparare il gioco, ma migliorano ogni settimana [...] Il mese prossimo porterò i miei figli alle partite della Coppa del Mondo. E un giorno, quando i miei figli avranno dei figli, sono sicuro che inizieranno tutti a giocare a pallone alla stessa età".

El Pais: Coppa del Mondo femminile 2019: molto più del calcio - A che punto del loro percorso di crescita sportiva e culturale arrivano le varie nazionali ai mondiali francesi? Le tedesche, otto volte campionesse europee e una volta campionesse del mondo, raccontano in un video che giocheranno per un Paese che non conosce nemmeno i loro nomi, e che per la loro prima vittoria internazionale hanno ricevuto in premio un set di tazzine di caffé. Le donne spagnole lottano per essere considerate atlete d'elite e per avere un contratto professionistico, visto che il 35% delle giocatrici di Primera ha un contratto di lavoro di 10 ore. Le argentine considerano già un successo poter giocare con le magliette da gioco da donna. Le italiane sono riuscite a qualificarsi, cosa che i loro colleghi maschi non hanno fatto, ma ciononostante devono subire ancora commenti come quello di Fulvio Collovati, campione del mondo nel 1982, il quale ha affermato che quando sente parlare di calcio una donna gli si rivolta lo stomaco. Il calcio sudafricano è stato uno dei primi ad aver applicato vera parità di genere in Nazionale: la squadra femminile riceverà gli stessi premi obiettivo della squadra maschile.

[**_BBC Sport: Coppa del Mondo femminile 2019: potrà essere un momento chiave per lo sport e la cultura francese?_**](Women’s World Cup 2019: Could this be a landmark moment for French sport and culture?) - La BBC ripercorre tutte le tappe che hanno portato la Francia, in 20 anni, a rivoluzionare radicalmente il movimento calcistico femminile. La prima divisione fu fondata nel 1918, sospesa durante la seconda Guerra mondiale e ripristinata nel 1974. La creazione del centro tecnico federale di Clairefontaine nel 1998 è stato un momento fondamentale non solo per la crescita di campioni del foot maschile come Anelka, Henry o Mbappe, ma anche per la selezione tecnica in seno al calcio femminile. Dalla creazione della Coppa di Francia, nel 2001, i media hanno iniziato a prestare progressivamente più attenzione alle giocatrici francesi. Molti gli sviluppi anche "fuori dal campo" grazie all'azione di Nicole Abar, ex attaccante della nazionale francese e attivista per la parità di genere e l'uguaglianza. Ciononostante, è indicativo il numero di calciatrici francesi dichiaratesi apertamente lesbiche: zero. Sembra che la piaga del sessismo e dell'omofobia sia diffusa in tutto il mondo del pallone, anche dal punto di vista del marketing e della comunicazione. I Mondiali di Francia 2019 saranno, in quest'ottica, un'occasione storica da non lasciarsi sfuggire.

Sports.ru: Campionesse di ieri e di oggi - Il portale sportivo russo mette insieme una serie di fatti storici sul calcio femminile decisamente interessanti. Per esempio, sapevate che durante la prima Guerra mondiale, mentre gli uomini erano al fronte e le donne lavoravano in fabbrica, nel Regno Unito si tenevano dei tornei di calcio femminile molto partecipati? La fabbrica di Preston, Dick & Kerr, si mise ad organizzare amichevoli tra le rappresentative di altri quartieri e di altre città, e venne perfino organizzata una partita contro la nazionale francese. Dal 1921 in avanti, però, di fronte alla crescente popolarità del calcio femminile, la federazione inglese decise di riaffermare la propria autorità vietando alle donne di giocare a pallone - un bando che durò fino agli anni '70.

Le Figaro: perché le giocatrici non si dovranno più mettere magliette disegnate per i maschi - Addio alle maglie sformate e non pensate per rispettare la morfologia dei corpi femminili. La Nike, per la prima volta nella storia del calcio femminile, ha creato dei design ad hoc per tutte le squadre che giocheranno la Coppa del Mondo di Francia 2019. Se a livello di abbigliamento tecnico si è dunque raggiunta la parità, lo stesso non si può dire per i premi in caso di vittoria: qualora le francesi dovessero alzare a Lione il trofeo più ambito, il premio per ciascuna calciatrice sarà di 40mila euro. Griezmann e soci hanno ricevuto invece 10 volte tanto, 370mila euro cadauno.

Ultimo Uomo: Perché questo Mondiale femminile è così importante - Nelle intenzioni degli organizzatori, la Coppa del mondo dovrebbe diventare una sorta di tournée per promuovere il calcio femminile sul suolo francese. Il momento attuale, d’altronde, sembra particolarmente fertile, in Francia e a livello internazionale. In questa direzione va, per esempio, anche il progetto Heritage 2019. Per le due stagioni di durata (2017/18 e 2018/19) di questo progetto di avvicinamento al calcio, le società dilettantistiche partecipanti hanno ricevuto 14 milioni di euro (di cui 11 provenienti dalla federazione francese) per lo sviluppo del calcio femminile. «Il successo di questa competizione si misurerà anche in base all’eredità che lascerà al calcio femminile entro il 2020. I nostri obiettivi sono ambiziosi: 250.000 titolari di licenza, 8.000 squadre femminili, 1.500 scuole di calcio femminile», fa il punto Brigitte Henriques, vicepresidente vicario della FFF e vicepresidente del Comitato organizzatore. [...] Per Francia 2019, la FIFA ha stanziato 12 milioni di dollari per sostenere le singole federazioni nella preparazione al Mondiale, che in questo modo riceveranno 0,5 milioni di dollari per ciascuna. Con altri 8 milioni di dollari la FIFA rimborserà i club delle calciatrici: sia quelli attuali, sia quelli che le hanno formate. Tirando le somme, il contributo complessivo che sarà investito direttamente nel calcio femminile supererà del 233% la somma messa a disposizione nel 2015.

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