Le fibrillazioni politiche tedesche dopo il voto europeo

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Di Euronews
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Con le dimissioni del presidente dei socialdemocratici Andrea Nahles - a seguito del grande arretramento alle consultazioni europee - si aprono gli scenari della successione nell'SPD ma anche dell'indebolimento della grande coalizione con la CDU che resta il primo partito tema incassa solo il 28.9%

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La leadership della SPD sarà nelle mani di tre commissari, due donne e un uomo. E' quanto deciso dopo le dimissioni dalla Presidenza - e da capogruppo del Bundestag - di Andrea Nahles, conseguenza delle recenti pesanti sconfitte dei socialdemocratici: in Baviera, Assia, a Brema e soprattutto alle elezioni europee dello scorso 26 maggio. A dicembre dovrebbe tenersi il congresso della SPD, dal quale uscirà il nome del nuovo leader, ma per il momento a farne le veci saranno Manuela Schwesig, Malu Dreyer e Thorsten Schäfer-Gümbel.

Superati dai Verdi

La SPD ha incassato soltanto il 15,8% il 26 maggio scorso facendosi superare dai verdi. In un messaggio al partito Nahles ha invitato la dirigenza a procedere con fiducia e rispetto reciproco ma intanto si profilano i possibili scenari di successione e fra i primi nomi in lizza si parla della governatrice della Renania-Palatinato Malù Dreyer.

I contraccolpi nazionali

Le dimissioni di Nahles hanno scosso Berlino e avranno certo dei contraccolpi sulla compagine di governo. I malumori all'interno dei socialdemocratici sono tanti ma soprattutto spiace il rango di partito subalterno alla CDU peraltro di una Angela Merkel in fine carriera.

Anche la CDU arretra

La leader dell'Unione Cristiano Democratica Annegret Kramp-Karrenbauer si è affrettata a liquidare il poco confortante passaggio delle europee con un invito a procedere con la grande coalizione. Certo se la SPD è in crisi la Cdu di Angela Merkel non sorride davanti al suo 28.9 % di consensi che pur mantenendo il partito in prima posizione è il peggiori risultato in una consultazione comunque di rilievo.

Il voto dei giovani

Tanto i cristiano-democratici che i social-emocratici non sono riusciti a intercettare il voto dei giovani tedeschi. Le distonie interne alla SPD sono anche quelle indicate da uno dei membri del direttivo come Olaf Scholz che avrebbe voluto staccarela spina all'esecutivo della Merkel cosa che Nahles no ha mai pensato di fare.

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