Prodotti chimici: industria fuorilegge

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Diritti d'autore REUTERS/Wolfgang Rattay
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Di Salvatore Falco
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Diversi grandi marchi violerebbero le normative dell'Unione europea in materia di sicurezza. L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) denuncia irregolarità per i due terzi di 700 sostanze.

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È stato definito il Dieselgate dell'industria chimica. Diversi grandi marchi violerebbero le normative dell'Unione europea in materia di sicurezza. L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) denuncia irregolarità per i due terzi di 700 sostanze utilizzate nella cosmesi, nella medicina, nella plastica, fino all'alimentazione.

Le autorità nazionali, denunciano i movimenti ambientalisti, tutelano le imprese coinvolte: "A nostro avviso, le autorità pubbliche sono, da anni, troppo permissive nei confronti dell'industria e riluttanti a dire pubblicamente quali sono le sostanze responsabili -  dice Tatiana Santos dell'European Environmental Bureau - Crediamo che in realtà sia giunto il momento di fare sul serio e regolamentare l'uso di queste sostanze chimiche e le aziende che le commercializzano".

L'European Environmental Bureau è entrato in possesso dei risultati dell'indagine del governo tedesco a partire dal 2014 e ha concluso che 940 sostanze non soddisfano gli standard di sicurezza. I 41 dossier sulle sostanze più pericolose non sono mai stati affrontati.

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