L'Unione Europea a Cannes

L'Unione Europea a Cannes
Di Paola Cavadi
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

In attesa del prossimo red carpet, il mercato del cinema continua le sue trattative sotto i padiglioni sulla spiaggia di Cannes. La Commissione Europea con il suo programma Creative Europe Media gioca un ruolo importante per la produzione e la distribuzione di film europei.

PUBBLICITÀ

In attesa di nuovi passi celebri sul red carpet di Cannes, contrattazioni e colloqui tra addetti ai lavori del mercato cinematografico continuano senza sosta sotto i padiglioni allestiti sulla spiaggia.

Il programma europeo Creative Europe Media, ha un posto di primo piano a Cannes, con i suoi 20 film all'attivo nella selezione ufficiale del festival, di cui quasi un terzo in concorso. tra questi l'ultimo di Pedro Almodovar, "Dolor y Gloria" o "Sorry we missed you" di Ken Loach, e anche una piccola chicca già segnalata dai critici: "Little Joe", di Jessica Hausner, un film di fantascienza che ha per protagonista un fiore geneticamente modificato.

"WOMEN ON THE MOVE"

Divario di genere dietro e davanti alla macchina da presa. Questo il focus del padiglione europeo intitolato "Women on the move" (la cui brochure sulle buone pratiche nell'industria audiovisuale è disponibile sul sito del programma). Un solo dato su tutti: solo 4 dei 21 film in concorso per la Palma d'Oro, sono firmati da registe donne. Come spiega Lucia Recalde, capo di Media: "C'è ancora molta strada da fare,iI dati che abbiamo raccolto mostrano che c'è una evidente disuguaglianza, nell'accesso ai finanziamenti, e anche nella circolazione dei film realizzati dalle donne".

LE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE EUROPEE E IL RUOLO DELL'UE

"Summer 1993" di Carla Simón, è il racconto autobiografico di una ragazza rimasta orfana. Il film ha ricevuto diversi premi in Europa tra cui quello della Berlinale. "Media è un marchio che garantisce qualità quando ti rivolgi ai fondi nazionali per il cinema - ci spiega la regista - Aiuta, se il progetto è stato selezionato da loro vuol dire che è un buon progetto"

Per incoraggiare la produzione europea, l'Unione imporrà una quota del 30% di produzioni europee per il video on demand, anche se resta da capire come misurare questa soglia, se in base al numero di ore, di episodi o in base ad altri parametri. La decisone è prevista alla fine del 2019. "E' molto importante che ci sia una quota di film europei - spiega ancora Simion - è una possibilità in piu' per essere visti dal pubblico e avere una vetrina".

Per Chris Burns, inviato di Euronews al Festival di Cannes: "Fino ad ora, socità come Netlix o Amazon hanno trasmesso meno del 20% di opere europee, ma le cose dovranno cambiare entro l'autunno dell'anno prossimo. Significherà davvero piu' donne nel cinema? solo il tempo lo dirà".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Il Manga in mostra al British Museum

Cannes ritrova il cinema di Ken Loach

Via a Cannes tra morti viventi e dichiarazioni politiche