Venezia: alla Biennale il relitto dei migranti

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Di Stefania De Michele
Venezia: alla Biennale il relitto dei migranti

Perché l'arte non sempre è consolatoria. A volte, trasfigurandosi, dimenticando per un attimo le linee dell'ortodossia, incarna messaggi dolorosi. È il caso del progetto "Barca Nostra" dell'artista Cristophe Büchel, che porta alla Biennale d'Arte di Venezia il barcone del naufragio, che nell'aprile del 2015 causò la morte di circa 800 migranti nel Canale di Sicilia.

Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, commenta la decisione di aderire al progetto: "L'arte - dice - ci insegna che non dobbiamo far finta che la complessità non esista".

Da Augusta a Venezia, è stato un lungo viaggio per il relitto su cui si sono spente le speranze di tanti diseredati. Dopo quasi tre anni il barcone ha lasciato il pontile Nato della Marina militare per diventare un'opera d'arte: sarà dunque esposto alla Biennale, intitolata 'May You Live In Interesting Times', in programma dall'8 maggio al 24 novembre, come simbolo del fenomeno delle migrazioni.

Non sono mancate le critiche della Lega: le vittime dei trafficanti di uomini meritano rispetto, ha detto Gianantonio Da Re, candidato alle Europee per il Carroccio, polemizzando con quella che ha definito 'arte politica'.