A firmare il documento: 90 uomini, 1 donna. Tra le frasi che si trovano al suo interno: "È proprio per via delle donne che ringrazio Dio ogni giorno di essere nato uomo", oppure "Le fondamenta della casa non poggiano sulla terra, ma sulla donna"
Il vicepremier ungherese ha festeggiato l'8 marzo dicendo che le donne sono fatte per essere madri. Il vicesindaco di Budapest ha ringraziato Dio di essere nato uomo. Tutto vero, tutto scritto nero su bianco in Ungheria.
Ma facciamo un passo indietro.
In occasione della Giornata internazionale della donna, nel Paese magiaro è stata pubblicata una brochure da 168 pagine da un'associazione di nome Ficsak (acronimo per "Club delle giovani famiglie"), presentata da Nóra Király, vicesindaco di Újbuda, distretto della capitale.
Nel documento, pubblicato mercoledì in 1500 esemplari, 91 figure di rilievo tra cui atleti, artisti e politici fanno gli auguri alle donne. Di queste 91 persone, una sola è di sesso femminile. Tralasciando che le prime 48 pagine sono dedicate solamente alle parole di esponenti del partito di Orban o di quello cristiano-democratico, saltano all'occhio alcune dichiarazioni come quelle di Zsolt Semjén, ovvero il vice di Orban.
Ecco altri passaggi contestati reperibili nel pamphlet.
Un altro membro di Fidesz, sindaco del distretto di Csepel a Budapest, Lénard Borbély, ha fatto appello agli uomini affinché abbraccino di più il loro lato femminile.
István Tarlos, sindaco di Budapest, ha scritto che le fondamenta di una casa non poggiano sul terreno, ma sulla donna.
János Latorcai, vicepresidente del Parlamento, ha sottolinato come non bisogna "mettere troppa enfasi sull'eguaglianza" per non "mettere in ombra la femminilità".
Ma la più grossa l'ha detta il vicesindaco di Budapest, Szeneczey: ringrazio Dio ogni giorno per essere nato uomo.