Prezzo del latte ovino: c'è l'accordo tra pastori e industriali

Prezzo del latte ovino: c'è l'accordo.
"O cambia qualcosa o la protesta continua": determinati a non accontentarsi di 60 centesimi al litro e a mantenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica sulla vertenza per un **prezzo equo del latte ovino.
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**Alla fine l'accordo è arrivato.
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Dopo quasi un milione di litri di latte ovino versato per strada, i blocchi lungo le principali arterie della regione, le azioni di guerriglia rurale con l'assalto alle cisterne, qualcosa in effetti è cambiato: i pastori sardi hanno firmato un accordo che prevede 74 centesimi al litro, contro i 60 di avvio protesta e i 72 centesimi su cui si erano bloccati i negoziati.
Ancora assalti alle cisterne che trasportano il latte.
L'intesa appena raggiunta non è stata però sufficiente a placare le tensioni. Nelle campagne di Torralba, vicino a Sassari, un camioncino del latte è stato bloccato e dato alle fiamme da un gruppo di uomini incappucciati.
L'intesa tra pastori sardi e industriali caseari.
L'intesa, siglata al tavolo convocato dal prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, mette nero su bianco l'impegno del settore caseario a un conguaglio - fissato per novembre - sulla base del prezzo di mercato del pecorino romano.
L'impegno del governo.
Sull'esito della trattativa hanno influito le misure annunciate dal governo, che ha stanziato di 29 milioni di euro: 14 per il ritiro delle scorte di formaggio rimaste invendute, 10 milioni per i piani della filiera ovina e altri 5 per abbattere gli interessi pagati dagli allevatori sui prestiti.