Jeremy Corbyn lancia la proposta di un'unione doganale con l'UE

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Di Simona Zecchi
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Secondo Corbyn non arrivare a un accordo prima della Brexit equivarrebbe a gravi danni al sistema produttivo e una perdita enorme di posti di lavoro.

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Una negoziazione che preveda un'unione doganale con Bruxelles. E' cio' che ha messo sul tavolo delle proposte, prima che si verifichi la brexit ormai prossima ad arrivare (29 marzo 2019),  il leader del Partito Laburista britannico Jeremy Corbyn, uscendo dalla sede della Commissione Europea, a Bruxelles, dove ha avuto una serie di incontri, tra gli altri con il capo negoziatore dell'Ue per la Brexit, Michel Barnier.

"Il pericolo di un mancato accordo tra l'Unione Europea e la Gran Bretagna è una cosa molto seria. Noi del partito laburista abbiamo chiarito che non intendiamo permettere una uscita senza accordo perché implicherebbe conseguenze per il lavoro e per l'industria manifatturiera e anche per l'industria dell'alimentazione e di molte altre. Noi vogliamo a un processo credibile che preveda una negoziazione di una unione doganale con l'Unione Europea e insieme di un allineamento per assicurare l'accesso ai mercati".

Corbyn ritiene sconfitta la premier May sul suo accordo e ritiene anche che il suo persistere a mo' di minaccia su un no deal, comporterebbe molti danni. La proposta, sostiene il leader laburista che ha visto 8 dei suoi lasciare il partito per un gruppo indipendente,  sarà avanzata anche in Parlamento.

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