Bilaterale Grecia-Turchia; Erdogan: "Grecia non sia rifugio golpisti"

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Di Antonio Michele Storto
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Alex tsipras ha ribadito di non avere mai nutrito simpatia per il golpe del 2016, ma di voler rispettare le decisioni della magistratura di Atene

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"Le divergenze possono essere risolte con il dialogo". Con queste parole, Recep Tayip Erdogan e Alexis Tsipras hanno siglato il bilaterale avvenuto in occasione del viaggio di quest'ultimo ad Ankara. Un incontro importante durante il quale i due capi di stato hanno affrontato temi molto delicati nel rapporto controverso e spesso conflittuale che lega la Grecia alla Turchia. 

Erdogan ha voluto soffermarsi in particolare su un tasto molto dolente per Ankara, ovvero sulla protezione che Atene ha offerto agli otto soldati sospettati di aver partecipato al tentato golpe del 2016. "Quello che ci aspettiamo dalla Grecia - ha detto il Presidente - è che non si trasformi in un rifugio per i membri di gruppi terroristici come FETO, il PKK e il Fronte rivoluzionario liberazione popolare. Ancora una volta ho ribadito ai nostri amici greci la richiesta di estradare i membri del gruppo Feto,di Fetullah Gulen"

"E' ovvio che la Grecia ha un proprio sistema giudiziario" ha ribattutto Tsipras. "L'indipendenza della magistratura è assolutamente rispettata e naturalmente la distinzione dei poteri è parte inviolabile della Costituzione greca. Ci sono state alcune decisioni della giustizia greca che dobbiamo rispettare e rispettiamo". 

Tsipras ha sottolineato come il suo governo non abbia mai nutrito alcuna simpatia verso i golpisti del 2016, ma debba comunque rispettare quanto deciso dai giudici. I due capi di stato hanno discusso inoltre di cooperazione energetica e di un nuovo collegamento tra Smirne e Salonicco. Il viaggio diplomatico si concluderà il 6 febbraio ad Istanbul.

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