Secondo il provvedimento, il governo dovrà agire entro 40 giorni o pagare una sanzione giornaliera di 5.000 euro per ogni bambino.
Un giudice ha ordinato al governo belga di far rientrare sei bambini, figli di militanti dello Stato Islamico (IS) e le loro madri, attualmente tutti detenuti in un campo in Siria controllato dai curdi. Le due donne erano partite cinque anni fa per raggiungere i loro mariti ora deceduti. Secondo il provvedimento il governo dovrà agire entro 40 giorni o pagare una sanzione giornaliera di 5.000 euro per ogni bambino.
Una giudice addetta alla comunicazione con la stampa, Anouk Devenyns spiega:
"Esperti, ricercatori e giornalisti hanno potuto appurare finalmente la situazione di emergenza in cui queste madri e i loro bambini versan".
Le donne avevano cominciato una battaglia giudiziaria in seguito a un primo diniego della corte belga, e denunciato le condizioni disumane in cui versano nel campo in Siria senza acqua cibo e le medicine necessarie.
Sono diverse centinaia i cittadini europei, molti dei quali bambini, che vengono trattenuti dalle milizie curde (supportate dagli Stati Uniti) da quando lo Stato islamico è stato sconfitto. Le nazioni europee sono riluttanti a riprenderli, considerando i bambini dei jihadisti difficili da reintegrare.