Venezuela non paga i suoi debiti

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Di Alberto De Filippis
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E i creditori cominciano a portare Caracas davanti ai tribunali

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Mettiamola così: un paese sudamericano che molti non sanno eppure dove si trovi, fallisce. Molti non saranno interessati perché si tratta di una situazione difficile, drammatica forse, ma locale. Giusto? Non proprio. Dozzine di fondi privati e di banche hanno investito soldi di migliaia di americani nei bond di Caracas. Che adesso ha smesso di pagare gli interessi. Per questo alcuni creditori hanno deciso di mettere in mora e congelare gli asset dell'unica azienda venezuelana che ancora ne possiede: PDVSA, la compagnia petrolifera statale presente negli Stati Uniti ancheattraverso la catena di pompe di benzina Citgo, socia dei russi della Rosneft.

5 creditori che detengono bond che scadranno nel 2034, hanno deciso di denunciare il governo venezuelano perché non paga gli interessi. Solo quest'anno 140 milioni di dollari. Questo potrebbe essere la punta dell'iceberg visto che il debito in bond di Caracas è di circa 60 miliardi di dollari. È vero che il Venezuela è da un po' che ha smesso di pagare, ma non è mai accaduto che la denuncia venisse portata davanti a dei tribunali di giustizia. Il contratto che ha firmato Caracas prevede che se il 25% dei creditori pretende il pagamento degli interessi, il paese non può fare altro che pagare. Da almeno un anno i titoli del Venezuela sono crollati del 70%, ma è stato lo stesso governo che si è messo il cappio attorno al collo firmando queste condizioni e adesso non è detto che i paesi amici continuino a pompare denaro fresco nelle casse del chavismo.

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