Jim Mattis lascia l'amministrazione USA. In vista anche il parziale ritiro dall'Afghanistan

Jim Mattis lascia l'amministrazione USA. In vista anche il parziale ritiro dall'Afghanistan
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Di Simona Zecchi
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Il segretario alla Difesa cita divergenze con il presidente americano nei rapporti con gli alleati e osserva come Trump meriti un successore "dalle idee in linea con le sue".

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Si dimette il capo del pentagono Jim Mattis, dopo la decisione dell'amministrazione USA di ritirare le truppe dalla Siria. L'ennesima bufera su Trump e le sue decisioni spesso prese contro tutto e tutti.

Nella lettera di dimissioni il segretario alla Difesa cita divergenze con il presidente statunitense nei rapporti con gli alleati e osserva come Trump meriti un successore "dalle idee in linea con le sue".

Il senatore repubblicano Marco Rubio twitta la lettera di Mattis

Contemporanenamente è arrivato l'annuncio sul ritiro parziale anche dall'Afghanistan dove sono impiegati oltre 14000 soldati americani (si parla di un dimezzamento delle truppe).

Trump, nel tweet in cui aveva parlato dell'uscita di Mattis prevista per febbraio, aveva invece spiegato che il generale andava in pensione.

Le dimissioni di Mattis arrivano a poche settimane da quelle di John Kelly, capo dello staff della Casa Bianca altro elemento  "di equilibrio” dentro l’amministrazione Trump. Il successore di Mattis dovrà essere scelto dal capo della Casa Bianca e la sua nomina confermata dal Senato, dove i Repubblicani hanno la maggioranza dei voti.

L'ulteriore mossa sull'Afghanistan arriva proprio nel momento in cui sono in corso accordi di pace con i talebani anche incoraggiati da Washington.

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