Sotto inchiesta alcuni dipendenti, gli inquirenti ipotizzano un sospetto riciclaggio per 311 milioni
Un'operazione di polizia massiccia; 170 agenti all'opera, setacciato il quartier generale della Deutsche Bank a Francoforte mentre altri edifici sono stati perquisiti a Eschborn e Gross-Umstadt.
L'accusa parla di riciclaggio: secondo la Procura, alcuni dipendenti della banca tedesca avrebbero aiutato una serie di clienti ad aprire società off-shore in paradisi fiscali per lavare ingenti quantità di denaro.
Questi, poi, avrebbero trasferito i fondi alla Deutsche Bank, che non avrebbe segnalato il sospetto riciclaggio.
L'indagine è legata alle rivelazioni dei Panama Papers, la maxi inchiesta giornalistica sull'elusione fiscale e degli Offshore leaks del 2013.
Nadja Niesen, Portavoce Pubblico Ministero:
"Il sospetto è sorto dopo che l'Ufficio federale di Polizia Criminale aveva valutato il materiale inerente i dati dei 'Panama Papers': ciò ha portato al sospetto che Deutsche Bank stesse aiutando i clienti ad istituire società cosiddette offshore in paradisi fiscali senza segnalare sospetti di riciclaggio di denaro".
Joerg Eilgendorf, Capo Comunicazione Deutsche Bank:
"Pensavamo di aver fornito alle autorità tutte le informazioni rilevanti relative ai 'Panama Papers', collaboreremo strettamente con i Pubblici Ministeri, è anche nostro interesse chiarire i fatti non appena possibile.
Negli ultimi due anni, abbiamo dimostrato di collaborare strettamente con le autorità, quando necessario, ulteriori sviluppi verranno comunicati".
A quanto pare, attraverso una sola società con sede nelle Isole Vergini solo nel 2016, ben 900 persone sarebbero state aiutate a portare a termine operazioni illecite, per un giro di affari di 311 milioni di euro.
Dopo la notizia della perquisizione, le azioni del gruppo bancario sono calate del 3%.