Cerimonia funebre senza corpo per Khashoggi

Cerimonia funebre senza corpo per Khashoggi
Di Cristiano Tassinari
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Si sono svolti ad Istanbul i funerali di Jamal Khashoggi, il giornalista ucciso all'interno consolato saudita in Turchia. Sulle indagini per l'omicidio, ancora alta tensione tra Ankara e Riad.

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ISTANBUL (TURCHIA) - Cerimonia funebre per Jamal Khashoggi.
Si è tenuta questo venerdi davanti alla moschea Fatih a Istanbul, alla presenza di diverse centinaia di persone.

La preghiera del venerdi si è svolta sotto una fitta pioggia e con uno spazio vuoto nel luogo normalmente riservato alla bara.

Vi hanno partecipato anche rappresentanti del presidente turco Recep Tayip Erdogan

"Avere un funerale senza un corpo non è una cosa normale", commenta Yasin Aktay, un consigliere di Erdoğan e amico del giornalista, "ma questa cerimonia simbolica distrugge i volti di chi ha commesso il crimine. Oggi tutti chiedono perché Khashoggi è stato ucciso e dover rispondere a queste domande diventa un incubo per i suoi assassini. E diventerà ancora peggio".

"Certamente non è l'unico dovere che abbiamo nei suoi confronti. Continueremo a testimoniare davanti a tutti quello che lui ha cercato di farci vedere", ha commentato ancora Yasin Aktay.

REUTERS/Huseyin Aldemir
Yasin Aktay, consigliere del Presidente turco e amico di Khashoggi.REUTERS/Huseyin Aldemir

Secondo Aktay, l'operazione condotta dagli agenti sauditi ha rappresentato "uno dei più pericolosi attacchi della storia" alla reputazione della Turchia.

45 giorni dopo la morte di Khashoggi nel Consolato saudita di Istanbul, il suo omicidio ha causato un'ondata emotiva e di orrore in tutto il mondo, macchiando l'immagine dell'Arabia Saudita e del principe ereditario Mohammed bin Salman.

Le reazioni dagli Usa e dalla giustizia saudita

Qualche reazione, in realtà, c'è stata: gli Stati Uniti hanno deciso sanzioni economiche contro 17 alti funzionari sauditi, ma non contro la famiglia reale, in affari con Washington.

Sul piano giudiziario, il Procuratore Capo di Riad - che ha prosciolto il principe ereditario Mohammed bin Salman da qualunque coinvolgimento nella vicenda - chiederà la pena di morte per cinque degli 11 sospettati di far parte del commando del consolato saudita di Istanbul.

Ieri, la procura generale di Riad ha sostenuto che i resti di Khashoggi sarebbero stati portati fuori dalla sede diplomatica e consegnati da un agente turco.

Sempre secondo il Pubblico Ministero saudita, un autetico team è stato inviato a Istanbul con la missione di riportare il giornalista, volente o nolente a Riad, ma il capo delle operazioni avrebbe assunto la decisione di posto di uccidere Khashoggi senza consultare i più alti vertici dei regno saudita.

Sul tesserino si legge: "Jamal Khashoggi".

Le condoglianze al figlio di Khashoggi

Lo stesso Salah Khashoggi, il figlio del giornalista, da questo venerdi riceve nella casa del padre a Gedda amici e conoscenti che vogliono fare le condoglianze ai famigliari.

Interviene anche Fatih Oke, direttore esecutivo dell'associazione turco-araba dei media:

"Visto che siamo convinti che non sarà mai trovato il suo corpo, abbiamo deciso di organizzare questa preghiera per la salvezza dell'anima di Jamal".

REUTERS/Huseyin Aldemir
Manifesti che ritraggono Khashoggi e il Principe Mohammed bin Salman.REUTERS/Huseyin Aldemir

Sospetti e detenuti

Un totale di 21 sospettati sono detenuti in carcere, ha annunciato giovedì l'ufficio del Procuratore Generale a Riyadh. La loro identità non è stata rivelata.

- 11 sono stati incriminati e saranno consegnati alla giustizia,

- Il Procuratore Generale ha chiesto la pena di morte per cinque degli undici imputati accusati di aver "ordinato e commesso il reato" al consolato in cui è stato "drogato" Jamal Khashoggi, e poi "smembrato".

- Cinque funzionari licenziati.
Il 20 ottobre, le autorità saudite hanno annunciato il licenziamento di cinque funzionari identificati e la detenzione di altri diciotto sospetti non identificati.

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I funzionari licenziati:

- Il Vice Presidente dell'Intelligence Generale Ahmed Al-Assir: secondo il procuratore è accusato di aver ordinato un team di quindici funzionari sauditi per portare, "per amore o per forza", Khashoggi in Arabia Saudita.

- Saud al-Qahtani, consigliere presso la Royal Court. L'ufficio del procuratore sembra riferirsi a lui quando parla di "un ex consigliere" che ha giocato un ruolo centrale nella preparazione dell'agguato a Khashoggi incontrando il capo della squadra di agenti pronta a lasciare Istanbul.

Ahmed al-Assir e Saud al-Qahtani erano due stretti collaboratori del principe ereditario Mohammed bin Salman, il figlio del re Salman

- Mohammad al-Rumaih, vice capo del GIP (affari dell'Intelligence).

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- Abdallah al-Shaya, vice capo del GIP (risorse umane).

- Rashad al-Muhamadi, direttore del GIP (Sicurezza e protezione).

Le autorità saudite non hanno specificato se i cinque funzionari licenziati siano anche detenuti.

17 sauditi sanzionati da Washington

Il Tesoro statunitense ha annunciato giovedì 15 novembre sanzioni mirate contro 17 funzionari sauditi per la loro "responsabilità o complicità" nell'uccisione di Khashoggi. Tra loro ci sono:

- Saud al-Qahtani, "per il suo ruolo nella preparazione e esecuzione dell'operazione" contro il giornalista.

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- Maher Mutreb, presentato da Washington come "subordinato" di Qahtani. L'operazione è stata "coordinata ed eseguita" da Mutreb, secondo la dichiarazione del Tesoro degli Stati Uniti.

- Mohammed al-Otaibi, console generale saudita a Istanbul, che era responsabile della missione diplomatica al momento degli eventi.

REUTERS/Huseyin Aldemir

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