Brexit, Theresa May: il governo ha detto 'si'

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Di Euronews
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Il primo ministro britannico ha tenuto un breve punto stampa al termine della lunga riunione di governo. L'esecutivo ha dato il suo avallo alla bozza d'accordo sulla Brexit

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È stato un sì faticoso ma l'ha strappato.

La premier britannica Theresa May è riuscita a ottenere nella serata di mercoledì il sì dal suo govenro, o almeno dalla maggioranza dei suoi ministri, alla bozza d'intesa per l'uscita dall'Unione.

Uscita i cui paramentri sono stati scritti nero su bianco su un faldone di circa 500 pagine.

Dopo aver rimandato il punto stampa di circa due ore e mezzo, la May ha detto: 

"Il Consiglio dei ministri ha deciso che il governo accetterà la bozza di accordo generale e la dichiarazione politica. È un passo decisivo che ci permetterà di finalizzare l'accordo nei prossimi giorni . La decisione non è stata presa alla leggera; ma ritengo sia stat presa nell'interesse nazionale".

Per May si tratta comunque di un modo per andare avanti sulla strada della Brexit, di rispettare il mandato popolare del referendum del 2016 evitando allo stesso tempo una rottura traumatica con i 27, chiamati a loro volta a suggellare la svolta.

Il 25 novembre, probabilmente, si terrà un Consiglio europeo straordinario in cui si darà il via all'iter che porterà all'uscita formale di Londra dal club comunitario, fissato per il 29 marzo 2019.

 "Resta ancora molto lavoro da fare, ha dichiarato il negoziatore per l'Unione europea, Michel Barnier, so che il cammino è ancora lungo e sicuramente difficile per garantire un ritiro che vada al di là della Brexit stessa  e sia in grado di costruire un parternariato ambizioso e di lunga durata". 

Confermati gli impegni sulla tutela dei diritti dei cittadini  residenti in Stati terzi, sul conto di divorzio britannico da 39 miliardi di sterline, su una fase di transizione improntata allo status quo di almeno 21 mesi, vi è illustrata la soluzione per assicurare il mantenimento d'un confine senza barriere fra Irlanda e Irlanda del Nord.

La partita soprattutto in casa britannica è tutta da giocare: May dovrà infatti affrontare le incognite di un voto parlamentare dove una cosa è certa: le opposizioni sembrano compatte e sul piede di guerra.

Leggi anche: Brexit, quali sono i prossimi passi dopo la bozza di accordo Ue-Regno Unito?**

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