Sanzioni russe all'Ucraina, colpite 322 persone e 68 società

322 persone e 68 aziende ucraine sono state colpite dalle contro-sanzioni di Mosca, risposta all'introduzione di misure restrittive nei confronti di cittadini e persone giuridiche russe da parte di Kiev. Le sanzioni prevedono il congelamento di fondi non monetari, registrazioni contabili e proprietà, oltre al divieto di prelevare capitali dalla Russia.
Nella lista nera del Cremlino figurano giudici della Corte costituzionale ucraina, deputati, imprenditori, funzionari e dirigenti pubblici. Tra i nomi di spicco, quello ministro dell'Interno Arsen Avakov, dell'ex premier Iulia Timoshenko, oltre ad Alexiei Poroshenko, figlio del presidente ucraino, Petro Poroshenko, quest'ultimo non toccato però dalle sanzioni.
Il governo russo si è detto pronto a fare marcia indietro, se Kiev dovesse fare altrettanto.
"Dmitry Peskov si è detto speranzoso che con l'introduzione di queste sanzioni, Kiev mostrerà la voglia di normalizzare le relazioni", spiega la nostra corrispondente a Mosca, Galina Polonskaya. "Putin e Poroshenko saranno a Parigi il prossimo 11 novembre, per l'anniversario dell'armistizio della Grande Guerra. E anche se dovessero incontrarsi, cosa che molti esperti dubitano, le possibilità che sia un incontro produttivo sono difficili da stimare. La palla passa ora nelle mani di Kiev".