Brasile: viaggio nelle favelas che aspettano l'era Bolsonaro

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Di Héctor Estepa
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Il nostro reportage da Rio de Janeiro: storie di violenza nelle favelas che aspettano con paura o speranza il nuovo corso presidenziale

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Cantagalo, favela di Rio de Janeiro. Incontriamo Deize Carvalho. Dieci anni fa ha perso suo figlio. La polizia ha bussato alla sua porta per arrestare il ragazzo per rapina, ci racconta. È stato torturato e ucciso mentre era in stato di detenzione. Il vero rapinatore è stato scoperto più tardi.

Deize non ha votato per Jair Bolsonaro. perché la spaventa la promessa del nuovo Presidente brasiliano di dare più potere alla polizia per diminuire i reati. "Se gli agenti sono già aggressivi senza poteri straordinari, figuriamoci cosa potrebbe succedere se un presidente li legittimasse ad uccidere", dice la donna, che oggi fa parte di una rete che combatte la violenza.

È notte, e andiamo in un'altra favela, Babilonia. Bolsonaro appare su uno schermo televisivo, mentre i clienti di un fast-food usano un'app che informa sulle sparatorie avvenute.

L'estrema destra ha ottenuto il voto anche di tanti cittadini esasperati dalla violenza endemica nel Paese. L'anno scorso ci sono stati 63.880 omicidi, mai così tanti. Il dato è stato pubblicato dal Forum brasiliano per la sicurezza pubblica. L'ong ha segnalato anche il numero di vittime fatte dalle forze dell'ordine: 5.144, il 20% in più rispetto al 2016.

Bianca Bastos, vive a Babilonia. Anche suo cugino è stato ucciso dalla polizia, anche in questo caso si è trattato di un errore. Ma lei ha votato Bolsonaro perché, dice, vuole veder i criminali in prigione: "Oggi rubi, ma poi domani, dopo poco, ti fanno uscire, magari ti mettono il braccialetto elettronico alla caviglia, e ricevi un sacco di benefici che, secondo me, portano all'impunità".

Tra le proposte di Bolsonaro che stanno facendo discutere ci sono l'abbassamento dell'età per il porto d'armi, e l'ammorbidimento di moltre restrizioni.

 Nonostante la vittoria di Bolsonaro, in questa favela molti pensano che l'estrema destra non avrà vita facile per l'approvazione delle sue controverse nuove misure di sicurezza. Il Congresso si prefigura come il più diviso al mondo, composto da 30 partiti che complicheranno la governabilità. Bolsonaro dovrà dunque passare i prossimi due mesi, che precedono la sua proclamazione, a costruire alleanze.

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