Domenica il secondo turno delle elezioni presidenziali. Il candidato dell'estrema destra Bolsonaro è il favorito, ma il rivale Haddad cresce nei sondaggi
I brasiliani si apprestano a tornare alle urne, questa domenica, per il secondo turno delle elezioni presidenziali. A confrontarsi sono Jair Bolsonaro, il candidato del Partito social-liberale e Fernando Haddad, del Partito dei lavoratori.
È un voto che potrebbe cambiare la storia del Paese sudamericano, perché se a vincere fosse l'uomo del Psl, per la prima volta il Brasile finirebbe nelle mani di un presidente di estrema destra.
I sondaggi per ora parlano chiaro: Bolsonaro, che aveva ottenuto oltre il 46% dei voti al primo turno, è il favorito alla successione del conservatore Michel Temer. Anche se il suo avversario ha accorciato le distanze.
"Il movimento che sostiene Bolsonaro sotto molti aspetti è simile a quello che ha portato Donald Trump alla Casa Bianca", spiega l'esperto di America Latina, Richard Lapper. "Credo che Bolsonaro proverà a ingraziarsi gli americani".
L'avversario di Bolsonaro, Fernando Haddad - ex sindaco di San Paolo - è il delfino dell'ex presidente Lula da Silva, al momento in carcere per scontare un condanna di 12 anni per corruzione. Al primo turno, il candidato del partito dei lavoratori - lo stesso di Lula e Dilma Roussef - non ha raggiunto il 30 per cento.