All'indomani dell'elezione del candidato ultra-liberale, dubbi e paure restano. Ma c'è anche chi crede nel cambiamento, cauti mercati e imprenditori
Jair Bolsonaro è stato votato da 58 milioni di elettori che hanno premiato la sua campagna elettorale con cui ha gettato discredito sul Partito dei lavoratori e con cui si è presentato come candidato antisistema.
All'indomani della sua elezione, comunque,il Brasile s'interroga.
I toni accesi della campagna elettorale saranno mitigati nel corso del madato per molti.
"Ha tenuto discorsi sinistri, ma pensiamo si tratti di retorica... le nostre istituzioni sono solide così anche la nostra società; non penso sinceramente che costituisca una minaccia per la società".
"Penso che l'elezione di Bolsonaro non sia un male dopo 12 anni di partito di lavoratori; ne abbiamo avuto abbastanza".
"Non ne voglio parlare, non so cosa succederà ai poveri, e che dire di salute, educazione? "
Lontana l'euforia preconizzata da alcuni analisti, la Borsa di San Paolo ha accolto con prudenza lunedì l'elezione di Jair Bolsonaro in attesa delle prime misure di indirizzo ultraliberale, così come gli investitori, che attendono misure concrete.