Brasile, elezioni: Bolsonaro avanti, ma il suo vantaggio si riduce

Brasile, elezioni: Bolsonaro avanti, ma il suo vantaggio si riduce
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Di Gioia Salvatori
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Il candidato ultra-conservatore avanti di 12 punti in vista del ballottaggio di domenica ma lo sfidante Haddad ne recupera 6, tra accuse di fake news e propaganda (illecita) su WhatsApp

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Un vantaggio che si riduce così in fretta da rendere impossibile la previsione: con quale vantaggio Jail Bolsonaro vincerà le elezioni in Brasile?

Secondo gli ultimi sondaggi il suo sfidante Fernando Haddad ha infatti ridotto di 6 punti la sua distanza che lo separa dal grande favorito. Bolsonaro è tuttavia pur sempre avanti di 12 punti attestandosi sul 56% nelle intenzioni di voto in vista del secondo turno di domenica.

"Siamo la maggioranza, siamo il vero Brasile", dice il candidato di estrema destra del partito social popolare ma l'ultimo miglio della campagna è stato per lui il più duro. 

Bolsonaro denunciato al tribunale elettorale

Il partito dei lavoratori lo ha denunciato per abuso di potere economico e uso illecito di strumenti per la comunicazione digitale: Bolsonaro avrebbe pagato fino a 12 milioni di real, 3 milioni di euro, agenzie private per diffondere messaggi di propaganda su WhatsApp e in Brasile è vietato.

Ci sono poi le accuse di diffusione di fake news e sabato manifestazioni partecipate contro il candidato del partito social popolare, razzista e xenofobo, si sono tenute in tante città del Brasile. 

Bolsonaro e i privati che lo avrebbero sostenuto si sono difesi dicendo che quei messaggi erano volontariato ma se il tribunale elettorale dovesse condannarlo, Bolsonaro risulterebbe ineleggibile per 8 anni. Ma nonostante questo gli eredi di Lula, del partito del lavoratori sono in grande difficoltà. 

L'elettorato ha scaricato il partito dei lavoratori

Ricardo Ismael, analista politico, spiega perché: "La gente identifica la corruzione con il partito dei lavoratori e si rifiuta di vedere i rischi dell'altro candidato. Minimizzano i rischi della candidatura di Bolsonaro e scommettono su di lui anche se non condividono la sua agenda morale".

Ed è proprio sulla lotta alla corruzione e alla criminalità che il candidato di estrema destra ha incentrato tutta la sua campagna elettorale, marcando la differenza rispetto ai predecessori del partito dei lavoratori macchiati da diversi scandali tra cui il caso di corruzione per cui l'ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva è finito in carcere.

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