L'ha confermato in conferenza stampa il capo dell'Fbi
In tutto sono 14 gli ordigni esplosivi rinvenuti fino ad adesso che hanno seminato il terrore in tutti gli Stati Uniti. Nel giro di 48 ore l'Fbi ha arrestato quello che per adesso è considerato il principale sospettato, incastrato da tracce di Dna lasciate sui pacchi: è un uomo bianco di 56 anni, Cesar Sayoc, nato a New York, dove ha conservato vari legami, ma residente vicino da Miami, Florida, da dove sono stati spediti molti dei pacchi. Il direttore dell'FBI Wray ha chiarito che si trattava ordigni pronti ad esplodere
"Le analisi in laboratorio hanno portato alla luce un impronta digitale che si trovava su un pacco inviato al repubblicano Maxine Waters", ha fatto sapere il capo dell'Fbi che ha continuato "Siamo in grado di confermare che l'impronta è quella di Cesar Sayoc. L'arresto di oggi non significa che siamo fuori pericolo. Potrebbero esserci altri pacchi in tranisto diretti verso altri luoghi".
Donald Trump si rammarica che la vicenda dei pacchi bomba sospetti stia distraendo dalle elezioni di Midterm proprio quando, a suo avviso, il Grand old party sta avendo buoni risultati.
Il presidente Trump fino ad oggi ha dato la colpa ai media e alle fake news le notizie false che avrebbero contribuito ad alimentare il clima di tensione che avrebbe portato ad episodi di violenza.