Lucano: "Non mi pento di nulla, rifarei tutto"

Lucano: "Non mi pento di nulla, rifarei tutto"
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Di Gioia SalvatoriAntonietta Catanese
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Il sindaco di Riace il giorno dopo la manifestazione ringrazia tutti e rivendica il suo operato

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Il dilemma è antico come la civiltà: viene prima la legge del cuore o la legge dello Stato? La scelta, sempre tragica, è un topos della cultura occidentale. Dai tempi di Antigone che nell'omonima tragedia di Sofocle infine scelse di seppellire il fratello contro il divieto dell'autorità, e pagò con la sua libertà.

Un po' come il sindaco di Riace Domenico Lucano, ora agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: ha ammesso di forzare le regole per favorire l'accoglienza e l'integrazione. Dividendo l'Italia. Questo sabato in migliaia sono scesi in strada per mostrargli solidarietà nelle vie del suo Paese.

Oggi il sindaco Domenico Lucano ha ringraziato tutti con una lettera aperta: "Non ho rancori o rivendicazioni contro nessuno. Vorrei però dire a tutto il mondo che non ho niente di cui vergognarmi. Niente da nascondere. Rifarei sempre le stesse cose che hanno dato un senso alla mia vita".

La lettera si conclude con un "Hasta siempre".

La nostra collega Antonietta Catanese, da Riace ricorda che "Ora si aspettano i risvolti giudiziari i legali del sindaco hanno infatti chiesto che Lucano venga rimesso in libertà".

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