L'uragano assassino provoca sempre più vittime. Ad uccidere anche le frane provocate dalle precipitazioni
Aumenta sempre più il bilancio delle vittime nelle Filippine a causa del ciclone Mangkhut. Non è solo la tempesta a uccidere, ma anche i fenomeni ad essa legati. Ad esempio una frana di terra e fango che ha colpito la cittadina di Itogon, nella provincia di Benguet. Una località spazzata via dalla furia degli elementi.
Il fenomeno è classificato come un uragano di tipo Atlantico di categoria 5. Si sposta con venti a 155 chilometri orari e raffiche fino a quasi 200.
Un dramma spiegato dalla direttrice di Oxfam Filippine: "È solo la punta dell'iceberg. Le notizie cominciano ad arrivare. Nei prossimi giorni avremo rapporti più precisi che finora non abbiamo. Temo che il bilancio di morti non possa che aumentare e credo in misura maggiore di quanto potremmo credere".
I governi di Cina e Filippine hanno deciso di comune accordo di cancellare una visita del ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, prevista per oggi, e di sospendere oltre 150 voli. Bloccati anche i collegamenti marittimi. L'osservatorio meteo di Hong Kong ha riferito che il tifone si è leggermente indebolito, ma la sua forza, e la violenza delle sue piogge, continuano ad essere potenzialmente devastanti.