Hambach, Germania, la contesa per il villaggio sugli alberi

Diversi tafferugli sono scoppiati in Germania, domenica 16 settembre, tra polizia e manifestanti nella Foresta di Hambach, a 70 Km da Colonia, nella Renania settentrionale, dove da 8 anni vivono sugli alberi, in abitazioni di legno a circa 40 mt. di altezza, diversi attivisti con l'obiettivo di proteggere l'area dal disboscamento in atto da parte del colosso energetico Rwe, protagonista della continua espansione di una miniera di lignite per l'estrazione di carbone. Circa 4000 mila i dimostranti che si sono uniti agli attivisti.
"Sono dieci anni che la Germania non si occupa di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Ciò che chiediamo al governo è di non estrarre più carbone carbone fino al 2030, e muoversi con le nuove tecnologie per dare nuove opportunità ai lavoratori", lo riferisce a Euronews Martin Keiser di Greenpeace, presente sul posto durante lo sgombero.
La resistenza, dapprima passiva, si è fatta via via più intensa, infatti, quando gli agenti antisommossa hanno mostrato il mandato di sgombero: 34 le persone arrestate mentre cercavano di dileguarsi fra tunnel e alberi.
L'area contesa, dove oltre alla foresta erano presenti una volta anche piccoli villaggi e alcune aziende agricole, prima era formata da circa 4000 ettari (ora ne restano circa 300) ed è stata gradualmente trasformata in una miniera a cielo aperto per produrre elettricità.