Si attendono le dichiarazioni del premier ungherese Viktor Orbán, questa sarebbe infatti la prima volta che si sospende uno Stato dell'Unione Europea dal diritto di voto, applicando l'articolo 7.1 del trattato sull'Unione europea, ovvero l'opzione nucleare.
Un dibattito pieno di tensione in vista a Strasburgo al Parlamento europeo, durante la sessione plenaria.
Si attendono le dichiarazioni del premier ungherese Viktor Orbán, questa sarebbe infatti la prima volta che si sospende uno Stato dell'Unione Europea dal diritto di voto, applicando l'articolo 7.1 del trattato sull'Unione Europea, ovvero l'opzione nucleare.
Libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto sono i valori inviolabili di tutti i paesi membri.
L'applicazione dell'opzione nucleare risulta complessa, ma la votazione rappresenta un duro colpo al governo di Orbán, per il solo fatto che avvenga un dibattito sullo stato di diritto in Ungheria, all'interno del Parlamento europeo.
Già da ieri, attraverso i social network il premier ungherese aveva rilasciato dure dichiarazioni sul rapporto presentato da Judith Sargentini, Europarlamentare olandese dei Verdi.
"Per difendere l’Ungheria e il popolo ungherese contro accuse ingiuste e non veritiere". Orbán ha scritto anche che "I rappresentanti a favore dell' immigrazione hanno la maggioranza al Parlamento europeo e stanno tentando un attacco finale sull'immigrazione".
Toni precedentemente usati da Viktor Orbán nell' aprile del 2017, rivolgendosi al Parlamento europeo sulla questione dell' immigrazione. Oggi assisteremo dunque ad un discorso simile, in cui rivolgerà un'accusa all'Ue, di occuparsi di questioni interne del paese magiaro.
Sempre sul tema dell'immigrazione potrebbe evidenziare il ruolo centrale dell'Ungheria, al cui modello si sono ispirati anche gli altri paesi nel chiudere le proprie frontiere.